Seychelles: gli auguri delle chiese africane al nuovo presidente
Tiziana Campisi - Città del Vaticano
La Conferenza delle Chiese di Tutta l’Africa (Ceta) ha voluto augurare buon lavoro al nuovo presidente delle Seychelles, Wavel Ramkalawan, sacerdote anglicano e leader dell’Alleanza Democratica, che ha vinto le elezioni svoltesi dal 22 al 24 ottobre scorso. In un messaggio, le Chiese africane esprimono la loro stima al neopresidente dal quale ci si aspetta integrità di fronte alle sfide che il Paese deve affrontare.
Una transizione esemplare
“Le elezioni democratiche e la transizione pacifica sono un ottimo esempio da seguire nel resto dell’Africa dove, il più delle volte, le elezioni provocano tensioni, violenze e grandi sconvolgimenti” si legge nel messaggio della Ceta. Un pensiero è rivolto anche al presidente uscente, Danny Faure, che tra l’altro è stato elogiato per la condotta avuta durante la campagna elettorale e per aver dato spazio a una vera democrazia. La Conferenza delle Chiese di Tutta l’Africa chiede infine di pregare per il nuovo presidente, affinché Dio gli doni saggezza, coraggio e la resilienza necessaria per portare a termine un mandato che ha desiderato a lungo e per il quale ha combattuto tanto.
Opposizione al potere dopo 43 anni
Ramkalawan era alla sua sesta candidatura presidenziale e ed è stato eletto con il 54,9% delle preferenze, battendo Danny Faure. “Faure ed io siamo buoni amici – ha detto Ramkalawan nel suo primo discorso -. E un’elezione non significa la fine del proprio contributo alla propria nazione. In queste elezioni non ci sono stati né perdenti né vincitori. Al nostro paese è stata data l’opportunità di essere il vincitore finale”. L’elezione di Ramkalawan segna una svolta storica nelle Seychelles dove, dopo 43 anni, la presidenza passa al partito dell’opposizione.
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