Covid Calabria, vescovi: occorre più responsabilità nella sanità regionale
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Ancora polemiche riguardo al sistema sanitario della Regione Calabria, dopo le dimissioni chieste dal governo al commissario della Sanità precedente Cotticelli e il contestato affidamento dell'incarico a Zuccatelli. In questa situazione si fa sentire la voce della Chiesa locale. “Forte preoccupazione e profonda amarezza” di fronte alle vicende riguardanti la sanità e la tutela del diritto alla salute in Calabria, sono state espresse da monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace e presidente della Conferenza episcopale calabrese, a nome dei vescovi delle regione.
Fragilità del sistema sanitario, ma anche irresponsabilità
In un comunicato diffuso nella giornata di ieri l’arcivescovo scrive: “La decisione del ministero della Salute di dichiarare zona rossa la nostra regione e le impietose inchieste giornalistiche che nel giro di pochi giorni hanno portato all’avvicendamento del commissario ad acta per la sanità calabrese, dimostrano non soltanto la fragilità e l’inadeguatezza del sistema sanitario regionale, per come da molto tempo e da più parti lamentato, ma - prosegue monsignor Bertolone - anche l’incompetenza e la mancanza di senso di responsabilità, che la seconda ondata della pandemia Covid-19 in atto ha definitivamente e inequivocabilmente palesato”.
Superare le divisioni e fare scelte legate alla competenza
Il presidente dei vescovi della Calabria afferma quindi che è urgente assumere ora decisioni che siano “esclusivamente legate ai criteri dell’autonomia, della competenza e della capacità professionale”. Tutte le istituzioni, scrive monsignor Bertolone, devono “rendere ragione del proprio operato” per garantire ai calabresi “una sanità efficiente, in grado di far fronte all’emergenza sanitaria in corso, così come è loro dovuto. L’arcivescovo mette in guardia dal perseverare nell’attuale “clima di divisioni e di scontri, sterili e diseducativi” che porterebbero ad ulteriori danni alla popolazione. Il comunicato si conclude con l’espressione della vicinanza dei vescovi della regione “ai medici ed a tutti gli operatori sanitari che si prodigano con amore e competenza in questo angoscioso momento pandemico, e a tutte le donne e a tutti gli uomini di questa terra bella e difficile”.
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