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Papa Francesco in Viaggio Apostolico in Colombia incontra i Vescovi CELAM -2017 Papa Francesco in Viaggio Apostolico in Colombia incontra i Vescovi CELAM -2017  

Celam: Natale 2020, la speranza nascosta

Monsignor Jorge Eduardo Lozano, arcivescovo di San Juan de Cuyo in Argentina, e segretario generale del Celam (Consiglio episcopale dell’America Latina), in un messaggio intreccia speranza e fede nel messaggio per il Natale ricordando le tante espressioni di solidarietà che danno forza

Isabella Piro - Città del Vaticano 

 Una speranza nascosta, ma che brilla fortemente: questo è il senso del Natale 2020 messo in risalto da monsignor Jorge Eduardo Lozano, arcivescovo di San Juan de Cuyo in Argentina, e Segretario generale del Celam (Consiglio episcopale dell’America Latina), in un articolo pubblicato sul numero natalizio della rivista spagnola “Vida Nueva”. In questi tempi di crisi dovuta alla pandemia da Covid-19, scrive il presule, risuona costantemente, da più parti, “l’appello alla speranza”, ma è un invito che si intreccia, nel profondo, con alcune domande sulla fede. “Cosa vuole dirci Dio attraverso tutto questo? – chiede monsignor Lozano – E si può avere speranza senza essere credenti?”. Di qui, la sottolineatura che il presule fa: la speranza non è una “formula magica”, né deve essere “confusa con l’ottimismo” o con “un’illusione”. Al contrario, essa “ci tiene con i piedi per terra per proiettarci nel futuro” e soprattutto “ci mantiene saldi” nei momenti di “tempestosi” come quelli attuali. Sono tante e diverse, infatti, le ricadute emotive, economiche e sociali della pandemia che, nota il segretario generale del Celam, “ha messo in luce molte disuguaglianze”, provocando “la perdita del lavoro, l’aumento delle violenze domestiche, il sacrificio della vita per chi è in prima linea” e finendo per “soffocare i sogni” di chi non ce la fa ad andare avanti.

La fede non ci aliena ma ci dà forza

Al contempo, però, si sono moltiplicate “le espressioni di solidarietà”, anche grazie a “le comunità religiose, le organizzazioni sociali, le singole imprese e tutti coloro che cercano di affrontare le situazioni più urgenti”. “La gente non vuole arrendersi – sottolinea monsignor Lozano – anche per questo sono cresciute le iniziative religiose on line”, perché “la fede non ci aliena con le illusioni”, bensì “ci dà la forza necessaria per essere testimoni della nuova vita del Signore”. Soprattutto questi tempi difficili, dunque, “siamo chiamati ad essere una Chiesa in uscita, missionaria e sinodale”, aprendo “il nostro cuore ai tanti che sono stati colpiti dalla pandemia”, come i malati, i disoccupati, le famiglie in difficoltà.

Questo è fondamentale, scrive ancora il vescovo, nel momento in cui “la notte sembra invadere tutto”, “la legge del più forte sembra prevalere” e “gli abusi di potere sembrano non avere limiti”, rendendo i poveri sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi. Di qui, l’esortazione finale ad avere fede che “non è un'astrazione, ma un legame con il Cristo vivente e con la comunità”. "A Lui rivolgiamo lo sguardo per guarire le ferite dell'umanità desolata – conclude monsignor Lozano – perché attraverso la morte e la risurrezione di Gesù, Dio ci rende la sua famiglia e ci rende liberi”.        

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24 dicembre 2020, 10:52