In una corrente di grazia, Charis compie due anni
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
"Il nostro sogno è fare ciò che il Papa ci ha chiesto. Lui parla del Rinnovamento carismatico come di una corrente di grazia nella Chiesa, riprendendo l’espressione dal cardinale Suenens che faceva il paragone con la corrente del Golfo nell’Atlantico che riscalda tutto l’oceano e poi sparisce.
Allora, il nostro sogno è quello di sparire quando tutta la Chiesa avrà scoperto il battesimo nello Spirito Santo". Con queste parole il belga Jean-Luc Moens, primo moderatore di Charis, descriveva il 6 giugno del 2019, la nuova realtà a servizio del Rinnovamento carismatico cattolico. A tu per tu, durante un'intervista davanti all'Aula Paolo VI, il professore raccontava e descriveva il senso e l'emozione per la nascita ufficiale di Charis - celebrata ufficialmente con un incontro internazionale in Vaticano a Pentecoste.
Gli statuti di Charis vengono pubblicati in Vaticano proprio l'8 dicembre del 2018. Il nuovo servizio, creato su richiesta dello stesso Papa Francesco, viene avviato a Pentecoste 2019 quando questo anno 2020 era ancora inimmaginabile. E Charis, che in greco vuol dire grazia, non si è fermata, come spiega il professor Moens:
R. - Il primo frutto è la comunione che sta crescendo tra tutte le espressioni del Rinnovamento del mondo intero e in questo si può vedere la grande buona volontà e come tanti siano aperti alla decisione del Papa. Certo, con il Covid il 19 non è stato molto facile, come non è facile per nessuno. Abbiamo dovuto cominciare tutto on-line. Alla veglia di Pentecoste abbiamo avuto qualcosa come 300 - 400 persone circa collegate insieme per pregare lo Spirito Santo e ascoltare il messaggio del Papa e riflettere soprattutto quando ha detto che dobbiamo scegliere se uscire da questa pandemia migliori oppure più cattivi.
E quali sono i vostri obiettivi, concretamente, perché non se ne esca incattiviti...
Abbiamo ricevuto il compito di sviluppare nel Rinnovamento la conoscenza dell'importanza di servire i poveri e abbiamo visto che il Rinnovamento nel mondo intero si è messo veramente al lavoro. Con tutti abbiamo condiviso tutto quello che abbiamo saputo e di cui venivamo a conoscenza per creare comunione e rete.
Certo, siamo chiusi a casa e non è una cosa facile per nessuno, ma c'è anche stato un altro evento molto importante. Il Papa ci chiede di rinnovare anche i responsabili, che lui vuole chiamare servi e non leaders. Abbiamo così cominciato dei corsi on-line: c'e un corso sulla Parola di Dio che si chiama Logos ed a gennaio cominceremo il corso per i servi che vogliono essere responsabili. Stiamo preparando anche il corso sull'ecumenismo. Fanno parte delle priorità che il Pontefice ci ha indicato. Il cammino, quindi, è preparare i membri di questa corrente di grazia a capire che il Battesimo nello Spirito Santo è veramente un ponte che ci unisce ai cristiani che hanno fatto la stessa esperienza.
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