Cerca

Papa Francesco incontra il cardinale Charles Bo nel 2017 Papa Francesco incontra il cardinale Charles Bo nel 2017 

Cardinale Bo: Cristo è il vaccino per tutte le nostre sofferenze

“Cristo è il vaccino per tutti i nostri dolori, è il guaritore eterno. La sua venuta sana tutte le nostre ferite. Ma ciò richiede la conversione del cuore”: questo il cuore dell’omelia del Cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon in Myanmar e presidente della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche (Fabc), pronunciata nella Messa della Vigilia di Natale

Isabella Piro – Città del Vaticano

“Il 2020 è l'anno "C", dove la “C” sta per Covid Questo virus invisibile ha sconvolto la nostra vita fisica, sociale, spirituale e psicologica”. Così il cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon in Myanmar ha aperto la sua omelia nella Messa della Vigilia di Natale.  Ma “non tutto è andato perduto – ha aggiunto – perché Cristo è la luce più luminosa di tutte le tenebre”. Non solo: dalla pandemia “abbiamo imparato una maggiore consapevolezza del fatto che la vita è un dono, ogni giorno, ogni minuto, ogni respiro è un dono, ogni piatto di cibo è un dono, soprattutto per i poveri, ogni piccola stretta di mano, ogni incontro è un dono”. Ed anche se “questa pandemia ci ha costretti ad un allontanamento sociale, essa tuttavia ha unito i nostri cuori”.

Un appello alla pace nel Paese

Guardando, quindi, alla campagna di vaccinazione anti-Covid, già avviata in alcuni Paesi del mondo, il presidente della Fabc si dice “rincuorato da questa notizia che dimostra che Dio non si è mai arreso con l’uomo”. “Continuiamo a pregare per coloro che stanno ancora combattendo contro il virus e per tutti gli operatori sanitari che sono una luce nel mondo”, ha detto il porporato. Un ulteriore appello l’Arcivescovo lo ha lanciato in favore della pace: il Myanmar, ha detto, deve affrontare molte sfide, oltre a quella sanitaria: guerre, povertà, traffico di esseri umani sono tutte “forme di pandemia” che attanagliano la popolazione. Ma Gesù è “il principe della pace” e questo è “il messaggio fondamentale del Natale”. “L'unica guerra che dobbiamo combattere in Myanmar – ha aggiunto il porporato di Yangon - è quella per una vita prospera e pacifica per tutti. Che questo Natale sia l'inizio della riconciliazione tra tutti i gruppi, le razze e le religioni del Paese”.

Non perdere mai la speranza

Di qui, l’invito del porporato a far scorrere “nei nostri cuori la speranza”, “la pace e la redenzione” rappresentate da Cristo, la cui incarnazione indica “il sì decisivo di Dio all’umanità”. Egli infatti “ci trova quando pensiamo che tutto è perduto, Egli ci guarisce, ci consola, ci ricostruisce come suo popolo”. L’invito del Cardinale Bo, dunque, è stato a “non maledire le tenebre, bensì ad accendere una luce di speranza nei cuori, in famiglia, nel Paese, perché la luce di Cristo supera ogni oscurità”.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

27 dicembre 2020, 14:36