Polonia: aumentare le Messe per permettere ai fedeli di partecipare
Anna Poce - Città del Vaticano
Partecipare alla Santa Messa, trasmessa dai social media, da radio e tv, non è la stessa cosa che partecipare all'Eucaristia in chiesa. Internet o la televisione non permettono infatti “una piena partecipazione al sacrificio di Cristo, perché non si ha la possibilità di ricevere i sacramenti". Si è così espresso il portavoce della Conferenza episcopale polacca, padre Leszek Gęsiak SJ, sulla pagina web dell’Episcopato.
La dispensa dal precetto
La dispensa dal precetto festivo si applica a tutti i fedeli, “tuttavia, usufruirne è un privilegio, non un obbligo - ha affermato il sacerdote -, e dovrebbe essere usata dopo un'attenta considerazione”. Egli ha aggiunto poi che “il motivo per cui sono state annunciate le dispense sono le normative sanitarie ed epidemiologiche in vigore, che limitano in modo significativo il numero di persone cui è permesso partecipare alle funzioni religiose”.
L'appello ai sacerdoti per l'Avvento
Padre Gęsiak, infine, ha ricordato l'appello della Conferenza episcopale polacca per l'Avvento, in cui i vescovi hanno invitato i sacerdoti a “un maggiore zelo pastorale” nell'accompagnare i fedeli nelle loro sfide quotidiane.
"Questo invito può essere applicato anche alle festività natalizie per creare - se possibile – le giuste condizioni per la partecipazione dei fedeli all'Eucaristia in chiesa, ad esempio aumentando il numero delle Messe" - ha concluso il portavoce dell'Episcopato.
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