Australia: l’appello dei religiosi al governo per rilasciare i rifugiati
Isabella Piro – Città del Vaticano
“A causa della pandemia da Covid-19 gli australiani hanno vissuto l’esperienza delle restrizioni e della privazione della libertà. Ma si trattava di misure ben articolate, con uno scopo preciso ed una durata limitata, tanto che tutti hanno collaborato”. Si apre così la lettera rivolta al governo nazionale da parte dei religiosi cattolici del Paese. Ci sono, invece, molte altre persone “che continuano a vivere con restrizioni totali alla loro libertà, in condizioni carcerarie indefinite”, senza un termine di scadenza. “La maggior parte di queste persone – aggiunge direttore generale del Cra – non conosce neanche le vere ragioni della detenzione. Non si tratta di criminali: volevano solo una vita migliore per se stessi e per le loro famiglie”.
Un invito alla solidarietà verso chi soffre
Il lockdown dovuto alla pandemia, si legge ancora nella lettera, è stato per gli australiani “solo un piccolo assaggio di ciò che i rifugiati e i richiedenti asilo hanno vissuto ogni giorno, per anni, e che continueranno a vivere nel prossimo futuro”, considerando anche “il sovraffollamento e le cattive condizioni dei Centri di detenzione, fattori che fanno aumentare la diffusione del Covid-19”. In questo Natale, “tempo di pace e di bontà”, il Cra invita dunque il governo australiano a “rilasciare i richiedenti asilo e rifugiati rinchiusi da anni”.
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