Spagna: via libera al ddl eutanasia, inascoltati i vescovi
Isabella Piro – Città del Vaticano
È stato approvato, nei giorni scorsi, dalla Camera dei deputati spagnola, in prima lettura, il disegno di legge che introduce l’eutanasia per le persone che soffrono di patologie incurabili. 198 i voti favorevoli, 138 i contrari e due gli astenuti. La proposta normativa ora è attesa al vaglio del Senato; se approvata in via definitiva, entrerà in vigore già nel 2021. Resta quindi, al momento, inascoltata la voce della Chiesa cattolica che, in diverse occasioni, aveva ribadito l’importanza di tutelare la vita e la sua sacralità. In una recente nota, la Conferenza episcopale nazionale (Cee) aveva sottolineato che “la vita è un dono, l’eutanasia è un fallimento” ed aveva puntato il dito contro il ddl, il cui procedimento si è svolto “in modo sospettosamente accelerato, in tempo di pandemia e di emergenza, senza l’ascolto e il dialogo pubblico”. Ciò rappresenta “una fatto particolarmente grave – ribadiva la Cee – poiché provoca una frattura morale, un ribaltamento nella finalità dello Stato: dalla difesa della vita alla responsabilità della morte inflitta ed anche della professione medica, chiamata, per quanto possibile, a curare o almeno ad alleviare e in ogni caso a consolare il malato, e mai a provocare la morte intenzionalmente”.
La via delle cure palliative
Contro una simile proposta che “corrisponde alla visione antropologica e culturale dei sistemi di potere dominanti nel mondo”, la Cee sollecitava invece “la promozione delle cure palliative, che aiutano a vivere le malattie gravi senza dolore, e l’accompagnamento integrale, quindi anche spirituale, dei malati e delle loro famiglie”. In tal modo, oltre ad “alleviare il dolore, si offrirà consolazione e speranza, quella che deriva dalla fede e dà senso a tutta la vita umana, anche nella sofferenza e nella vulnerabilità”. Sulla stessa linea anche l’arcivescovo di Madrid, cardinale Carlos Osoro Sierra, il quale ha recentemente ricordato ai fedeli che “la missione dell'uomo è quella di difendere sempre la vita e di mettere a disposizione tutti i mezzi per farlo”. “La morte indotta – ha affermato - è solo una facile scorciatoia di fronte alla debolezza e al dolore”.
L’iter per l’eutanasia
Nello specifico, la proposta normativa prevede che le persone colpite da un male incurabile possano ottenere l’eutanasia dopo averla richiesta fino a quattro volte e dopo aver presentato i referti medici necessari per dimostrare la propria condizione di salute. Per essere accolta, la richiesta dovrà essere esaminata da un’apposita Commissione, dopo di che il paziente dovrà dare un ulteriore consenso. Il ddl prevede, in ogni caso, il diritto all’obiezione di coscienza per il personale sanitario. Infine, la pratica eutanasica potrà essere effettuata presso strutture sia pubbliche che private, o anche in casa del paziente. Se la legge verrà approvata, la Spagna sarà il sesto Paese al mondo e il quarto in Europa a legalizzare l'eutanasia, dopo a Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Canada e Nuova Zelanda.
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