I vescovi alla popolazione croata: "Coraggio non siete soli!"
Isabella Piro - Città del Vaticano
Dopo il devastante sisma di ieri, stamani due nuove scosse di terremoto, di magnitudo 4.7 e 4.8 della scala Richter, hanno colpito la Croazia centrale, in particolare la zona di Petrinja, epicentro tellurico. La terra ha continuato a tremare anche a Sisak, Glina e Lekenik, mentre l’eco delle scosse ha raggiunto l’area di Zagabria, e Velika Gorica. Ripercussioni anche in Slovenia e in Italia, nella regione del Friuli Venezia Giulia. Immediata la reazione della Chiesa cattolica croata, da subito al fianco della popolazione locale: ieri, il presidente della Conferenza episcopale, Monsignor Želimir Puljić, ha lanciato un forte appello di incoraggiamento e solidarietà attraverso i microfoni della Radio cattolica nazionale: “Voglio dire alle persone: vi sono vicino! e chiedo a tutti i croati di restare accanto alle vittime del terremoto. Coraggio non siete soli”, ha ribadito il presule, esprimendo poi la sua gratitudine a tutti i soccorritori, compresi i volontari, che stanno operando per portare gli aiuti nelle zone più colpite dal sisma. “La Provvidenza di Dio – ha concluso Monsignor Puljić – segue la storia degli uomini e delle nazioni. Dio è la nostra fortezza, il nostro rifugio; non dobbiamo aver paura, perché il Signore è con noi e ci accompagnerà in questo momento difficile”.
Compassione e aiuti materiali
Gli ha fatto eco il direttore della Caritas croata, Monsignor Fabijan Svalina, che ha invitato tutti i credenti e le persone di buona volontà ad “unirsi all'azione della Caritas nazionale per sostenere il flusso delle attività attraverso donazioni in denaro, che non servono solo adesso, ma anche dopo, perché il nostro obiettivo è a lungo termine, affinché le famiglie possano tornare nelle loro case”. Anche il vescovo di Požega, Monsignor Antun Škvorčević, ha inviato i sacerdoti e i fedeli della diocesi a pregare e a raccogliere aiuti materiali per le vittime del terremoto. “Molte famiglie e molte persone hanno visto le loro case demolite, i propri cari morti o feriti, i loro terreni devastati”. Per questo, occorrono “compassione e solidarietà” per “ripristinare ciò che il terremoto ha distrutto, compresi i luoghi di culto”.
Una preghiera per le vittime e i feriti del sisma
Monsignor Škvorčević ha anche annunciato che domenica prossima, 3 gennaio, in tutte le parrocchie della diocesi di Požega, durante le Messe, si pregherà per i morti e i feriti del terremoto, nonché per tutti coloro che ne soffrono le conseguenze. Le offerte donate nel corso delle celebrazioni verranno devolute alla Caritas. Ulteriori raccolte si svolgeranno a livello parrocchiale e riguarderanno generi di prima necessità come alimenti, capi di vestiario e kit igienico-sanitari. Le parrocchie sono state invitate anche ad offrire un riparo a chi è rimasto senza casa. “Possa Dio offrire conforto e incoraggiamento a tutte le persone che vivono momenti di difficoltà e possa riempire di gioia e pace i cuori di coloro che donano”, ha concluso il presule.
La vicinanza della CEI e della Caritas Italiana
La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del terremoto che sta colpendo la Croazia. “C’è molta preoccupazione – sottolinea in un comunicato la Caritas Italiana – per i danni che questo terremoto potrebbe avere sulla popolazione, dal momento che si tratta di una zona densamente popolata: la città di Zagabria e le sue aree periferiche contano 1 milione di abitanti. La Croazia si trovava già in una problematica situazione a causa della pandemia, che aveva costretto il Paese a un lockdown a partire da fine novembre, con oltre 4.000 nuovi contagi e 90 vittime al giorno su una popolazione di circa 4 milioni di abitanti”. La Chiesa che è in Italia esprime cordoglio e vicinanza alla popolazione croata e assicura la propria preghiera per le vittime, i loro familiari e i feriti: il Signore possa lenire le sofferenze di questo momento. Lo stanziamento della Presidenza CEI è destinato, attraverso Caritas Italiana, a far fronte ai beni di prima necessità: cibo, farmaci, assistenza medica, kit igienico-sanitari, alloggi temporanei. Intanto, Caritas Italiana continua a seguire con apprensione l’evolversi della situazione e ha intensificato i contatti con Caritas Croazia. Chiunque volesse sostenere gli interventi della Caritas per le popolazioni colpite dal terremoto può donare on-line tramite il sito.
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