Acs: cresce la minaccia terroristica in Africa
Anna Poce – Città del Vaticano
Aiuto alla Chiesa che soffre, in una nota del segretariato portoghese della fondazione pontificia, lancia un allarme sulla preoccupante situazione vissuta in diversi Paesi del Sahel e nel nord del Mozambico, a Cabo Delgado, regione sotto il violento attacco di gruppi armati che affermano di appartenere all'autoproclamato Stato islamico (Daesh), e avverte che la "minaccia terroristica sta crescendo" in Africa.
Un nuovo focolaio di terrore
Acs ricorda che per tutto il 2020 si è assistito ad "un notevole aumento della violenza" a Cabo Delgado, "con persone decapitate, villaggi e città caduti nelle mani dei jihadisti e molte persone rapite", negli attacchi iniziati nell'ottobre 2017. Si parla di "più di duemila morti” e di “più di 600 mila sfollati interni". In questo contesto, a novembre, la fondazione ha deciso di sostenere le diocesi mozambicane che accolgono gli sfollati, e "cercano di alleviare le sofferenze e i traumi" di queste popolazioni, "con un aiuto d'emergenza di 100.000 euro", ha spiegato Regina Lynch, responsabile del Dipartimento Progetti ACS Internazionale. "Hanno bruciato chiese e distrutto conventi e hanno anche rapito due suore. Ma quasi nessuno ha prestato attenzione a questo nuovo focolaio di terrore e violenza jihadista in Africa, che sta colpendo tutti, sia cristiani che musulmani” ha commentato la Lynch. “Speriamo - ha concluso - che ci sia finalmente una risposta a questa crisi nel nord del Mozambico, in nome dei più poveri e dei più abbandonati".
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