Mozambico,iniziativa solidale "Insieme per Cabo Delgado"
Isabella Piro - Città del Vaticano
Sono oltre 54mila gli euro raccolti dalla campagna solidale “Insieme per Cabo Delgado”, promossa dal Centro missionario dell’arcidiocesi portoghese di Braga (Cmab), in favore del Mozambico e della sua Provincia nord-orientale, da più di tre anni al centro di un violento conflitto. L’iniziativa si è svolta tra settembre e dicembre 2020 ed ha contribuito ad aiutare – spiega il Cmab – circa “mezzo milione di sfollati in fuga dai loro villaggi, costantemente attaccati da gruppi armati che seminano terrore e morte”. I sopravvissuti, privati di tutto, hanno trovato rifugio a Pemba, capitale della Provincia di Cabo Delgado, dove vengono assisiti dalla diocesi e dalla Caritas locale. Ringraziando, quindi, “tutte le persone e le istituzioni che hanno contribuito con la preghiera, le donazioni e la sensibilizzazione” alla campagna di solidarietà, il Centro missionario sottolinea che comunque l’iniziativa proseguirà perché “purtroppo il conflitto non è finito e le sue conseguenze dureranno per molti anni ancora”, tanto che da settembre ad oggi “il numero degli sfollati interni è già raddoppiato”.
Pertanto, oltre alla raccolta fondi, il Cmab ha deciso di avviare anche “una raccolta di beni di prima necessità”, in risposta alle richieste della stessa diocesi di Pemba. “Queste iniziative – conclude il Centro – potranno andare avanti finché ci saranno persone generose disposte a contribuire, a pregare ed a far sì che questa tragedia non venga dimenticata”. Da ricordare che, dal 2017 ad oggi, il conflitto armato di Cabo Delgado ha provocato oltre 2mila morti e 600mila sfollati. Un dramma che è stato più volte al centro dell’attenzione di Papa Francesco: il suo ultimo appello, in ordine cronologico, è stato pronunciato il giorno di Natale, in occasione del Messaggio Urbi et Orbi: ”Il Divino Bambino – ha detto il Pontefice il 25 dicembre - rechi conforto agli abitanti della regione di Cabo Delgado, nel nord del Mozambico, vittime della violenza del terrorismo internazionale”.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui