Voto in Kerala: i vescovi, no alle polarizzazioni su questioni religiose
Isabella Piro – Città del Vaticano
No alle manipolazioni politiche volte a polarizzare le comunità su questioni religiose: lo chiede la Conferenza dei vescovi cattolici dei Kerala (Kcbc), nel sud dell’India. L’appello dei presuli – riportato dall’agenzia Eglise d’Asie - arriva in vista delle elezioni per il rinnovo dei 140 deputati dell’Assemblea legislativa dello Stato, in programma tra aprile e maggio. In particolare, la Chiesa cattolica deplora il tentativo, messo in atto da alcuni candidati, di creare “tensioni tra cristiani e musulmani, attraverso campagne false, fuorvianti e calunniose”. Azioni portate avanti “anche sui social network”, denuncia monsignor Joseph Pamplany, presidente della Commissione dei media della Kcbc. “Attualmente, cristiani e musulmani convivono pacificamente nello Stato – nota il presule – ma nuovi interessi politici cercano di creare una spaccatura tra di loro”, citando l’esempio di musulmani che sposano donne cristiane solo per convertirle all’Islam. Ma “si tratta di informazioni false e fuorvianti che creano odio tra le comunità”, ribadisce monsignor Pamplany.
No alle manipolazioni politiche
Al contempo, il presule sottolinea che “la Chiesa non è schierata con alcun partito politico. Anzi: essa sostiene gli schieramenti che promuovono la laicità e i valori democratici associati ad un’agenda di sviluppo per il bene di tutti”. Lo Stato del Kerala è a maggioranza indù, pari al 54 per centro della popolazione; cristiani e musulmani costituiscono invece, rispettivamente, il 18 e il 26 per cento del totale. Il partito filo-indù Bharatiya Janata Party (Bjp), che gestisce il governo federale, punta quindi ad ottenere maggiori consensi.
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