El Salvador, a gennaio 4 nuovi beati tra di loro padre Rutilio Grande
Benedetta Capelli – Città del Vaticano
La Chiesa di El Salvador è in festa per la prossima beatificazione di 4 suoi figli. Ieri in un comunicato la Conferenza episcopale del Paese ha reso noto che il prossimo 22 gennaio 2022 è prevista la beatificazione di padre Rutilio Grande, di Manuel Solórzano, del giovane Nelson Lemus e di padre Cosme Spessotto. Francesco ha nominato suo delegato il cardinale Gregorio Rosa Chávez, vescovo ausiliare di San Salvador. L’invito dei presuli è quello di pregare in vista della celebrazione che era molto attesa e rimandata a causa della pandemia.
I nuovi Beati
Il gesuita padre Rutilio Grande fu assassinato in odio alla fede il 12 marzo 1977 mentre andava a celebrare la messa a El Paisnal. Nell’auto su cui viaggiava e che venne bersagliata di colpi c’erano Manuel Solorzano Solórzano, sposo e padre di 10 figli, catechista di 72 anni, e il giovane Nelson Rutilio Lemus, che aveva 16 anni. Salvi altri tre bambini a bordo della macchina. E’ sempre stato forte l’impegno di Rutilio Grande nei confronti dei poveri, dei diseredati e degli emarginati; un impegno che segnò la sua condanna a morte. La scomparsa del gesuita generò turbamento anche in monsignor Romero che celebrò le esequie nella Chiesa Cattedrale di San Salvador.
Legato alla sua figura è Papa Francesco che, parlando ai gesuiti del Centroamerica durante la Gmg di Panama 2018, aveva confessato di voler molto bene a padre Rutilio. Raccontò di conservare nella sua stanza una cornice con “un pezzo di tela insanguinata di Romero e gli appunti di una catechesi di Rutilio”. Due uomini, aveva spiegato, con “la dimensione della profezia”, quella della “testimonianza”, dove il martirio subito da Rutilio “ha ‘convertito’” Romero.
Fra Cosme Spessotto, missionario francescano di origini venete, venne assassinato il 14 giugno 1980 nella chiesa di San Juan Nonualco, nel dipartimento di La Paz, dove era parroco da 27 anni. Mentre pregava prima di celebrare la Messa, venne ucciso a colpi di arma da fuoco da alcuni sconosciuti, davanti all'altare maggiore della sua parrocchia. Padre "Tilo", come era conosciuto dalla sua gente, era nato il 5 luglio 1928 a El Paisnal, El Salvador. Fu in questa zona che visse tutta la sua missione e il suo impegno e dove sviluppò la sua vocazione di gesuita. Anche lui non mancò di denunciare i soprusi, le ingiustizie, sempre aiutando chi aveva bisogno e senza fare alcuna distinzione.
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