Cile. Il cardinale Aós invita le famiglie alla testimonianza cristiana
Anna Poce – Città del Vaticano
Durante l’omelia per la Solennità dell’Immacolata Concezione, nel Santuario situato sul Cerro san Cristóbal, l’arcivescovo di Santiago e presidente della Conferenza episcopale cilena, il cardinale Celestino Aós, ha fatto un riferimento all’attualità politica cilena in particolare all’approvazione, avvenuta il giorno prima, del matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Dialogo e fedeltà
"Nelle nostre circostanze ci vengono chiesti dialogo e fedeltà” ha affermato. Tuttavia, “possiamo raggiungere un dialogo fruttuoso solo se presentiamo fedelmente la nostra visione e il nostro progetto di matrimonio e famiglia", ha detto, parlando principalmente del matrimonio, della famiglia e del ruolo del padre. Gesù ha visto la tenerezza in San Giuseppe, ha osservato. “Ci vogliono tenerezza, dolcezza, cortesia e rispetto”. Infine, ha ricordato che la verità viene solo da Gesù Cristo e non ci condanna. “Ci accoglie, ci abbraccia, ci sostiene e ci dà il perdono. La verità che libera, che costruisce, che rinnova i cuori per un nuovo Cile".
Il disegno di legge
Il disegno di legge era stato presentato al Congresso nel settembre 2017 dal governo del presidente Michelle Bachelet, ma soltanto due giorni fa si è giunti all’approvazione della nuova normativa. Il Cile si unisce, dunque, alla lista dei Paesi latinoamericani che l’hanno già approvata, come l'Argentina (2010), il Brasile (2013), l'Uruguay (2013), la Colombia (2016), l'Ecuador (2019), il Costa Rica (2020) e il Messico (in alcuni Stati come Città del Messico dal 2010). La nuova legge dovrà ora essere firmata dal presidente della Repubblica Sebastián Piñera, che si è detto favorevole.
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