Il teologo e biblista Sabino Chialà nuovo priore del Monastero di Bose
Salvatore Cernuzio - Città del Vaticano
È il teologo e biblista fratel Sabino Chialà il nuovo priore della Comunità di Bose. Monaci e professi della Comunità lo hanno eletto ieri, 30 gennaio, al termine del Consiglio generale annuale, svoltosi alla presenza del garante esterno, monsignor Erik Varden, vescovo di Trondheim e già abate trappista di Mount Saint Bernard, e del delegato pontificio padre Amedeo Cencini. La Comunità ha annunciato con “grande gioia” l’elezione di Chialà e “in grande pace – come si legge in un brevissimo comunicato - ringrazia il Signore per la sua fedeltà e chiede a tutti voi di partecipare alla nostra gioia e alla nostra preghiera”.
Esperto di ebraico e siriaco
Nato a Locorotondo il 24 marzo 1968, Chialà è nella Comunità di Bose dal 1989, dopo avervi fatto ingresso al tempo delle scuole superiori. Studioso di ebraico e siriaco, è un esperto di scritti apocrifi cristiani e di letteratura dei primi secoli del cristianesimo, soprattutto orientali. Specialista dei Padri del deserto, è autore di numerosi saggi e, da anni, partecipa conferenze e ritiri spirituali dedicati a questi temi.
Successore di fratel Manicardi
Il teologo succede a Luciano Manicardi, giunto al termine del suo mandato quinquennale. Manicardi è stato il primo successore del fondatore di Bose, Enzo Bianchi, che nel 2020 ha dovuto lasciare, insieme ad altri tre membri della Comunità, il monastero sulle colline piemontesi e trasferirsi in altro luogo decadendo da tutti gli incarichi. Lo stabiliva un decreto del 13 maggio 2020 a firma del cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, approvato specificamente da Papa Francesco, che arrivava dopo “prolungato e attento discernimento” e dopo che nel gennaio 2020 si era conclusa una visita apostolica.
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