Cei, le nuove misure di contrasto alla pandemia
Gabriella Ceraso - Città del Vaticano
Suggerimenti su alcune misure per fronteggiare l’emergenza Covid: questo si legge sul sito della Conferenza Episcopale italiana dopo la riunione straordinaria tenuta nella serata del 10 gennaio e alla luce delle norme introdotte dagli ultimi decreti legge legati all’emergenza sanitaria ancora in corso (dal dicembre 2021 al gennaio 2022).
La constatazione dei vescovi, che fa da premessa, è che il numero dei contagi continua a salire, rappresentando per tutti una "grande prova" anche per sacerdoti, operatori pastorali, e catechisti sempre "prossimi " al Popolo di Dio. La raccomandazione torna ad essere quella di avere prudenza, senso di responsabilità e rispetto delle indicazioni utili a contenere l’epidemia. Da qui il richiamo ad alcuni punti che riguardano le celebrazioni liturgiche, l'accesso al catechismo, l'uso delle mascherine Ffp2 e l'obbligo vaccinale per gli over 50.
Celebrazioni, catechismo e obbligo vaccinale
In sintesi: nel corso delle celebrazioni liturgiche non è richiesto il Green Pass, ma si continua a osservare quanto previsto dal protocollo Cei-governo del 7 maggio di due anni fa, quindi mascherine, raccomandate le Ffp2, distanziamento tra i banchi, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote e attenzione nell'igienizzare le superfici di frequente. Novità anche per i corsi di catechismo. Per i ragazzi in "sorveglianza con testing" a seguito di contatto stretto con un positivo a scuola è sospesa la partecipazione al catechismo, anche per chi risulta negativo al primotest: si può tornare a frequentare solo dopo l'esito negativo del secondo. Per gli operatori (catechisti, animatori ed educatori) e per tutte le attività organizzate da enti ecclesiastici, è raccomandato l'utilizzo della mascherina Ffp2. Può essere opportuno - scrivono i vescovi - che le parrocchie tengano alcune mascherine di scorta da far utilizzare a chi ne fosse sprovvisto o l’abbia rotta, sporca o eccessivamente usurata. Dai vecsovi anche la sottolineatura dell'obbligo di vaccino per gli over 50 per poter continuare a svolgere le consuete attività. Stessa cosa per il personale delle Facoltà teologiche e degli Istituti di Scienze religiose e per i docenti dei corsi curriculari nei seminari, tutto obbligati ad avere il Green Pass rafforzato a partire dal 1° febbraio, come previsto dal decreto.
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