Messico, la Chiesa ai politici: agire con responsabilità per ottenere pace sociale
Anna Poce – Città del Vaticano
Nel suo editoriale sul settimanale Desde la Fe, dal titolo "La pace comincia anche dai nostri governanti", l'arcidiocesi di Città del Messico ha sottolineato che di fronte alla polarizzazione sociale che si sta vivendo, "al di là delle riforme - che sono ovviamente necessarie per il Paese -, la prima cosa di cui il popolo ha bisogno è la pace sociale, una pace che non si può ottenere per decreto, ma che si può promuovere con l'esempio, poiché la pace è una questione morale più che una questione di leggi".
La responsabilità morale della classe politica
La Chiesa ha sottolineato che le Camere dei rappresentanti, "essendo entità chiave per lo sviluppo del Paese, dovrebbero essere istituzioni di grande prestigio morale", i cui membri, invece di essere concentrati su obiettivi di parte, dovrebbero sempre avere una visione chiara per poter osservare obiettivamente ciò di cui il popolo ha bisogno.
Negli ultimi giorni, i media hanno dato copertura ai dibattiti dei legislatori, che sono stati caratterizzati più da interdizioni che da un dibattito misurato. Due deputati - ha riferito la Chiesa - nel Congresso locale dello Stato del Messico "si sono affrontati verbalmente e hanno anche minacciato di venire alle mani". Per questo l’arcidiocesi nel suo editoriale ha sottolineato la necessità di non dimenticare che “la polarizzazione sociale che sta avvenendo oggi in tutto il Paese è in gran parte un riflesso di ciò che sta accadendo ‘ai piani alti’ con la classe politica, le cui narrazioni, linee di pensiero, dogmi e scontri riecheggiano in tutta la nazione”.
Tempi migliori per il Paese – si legge - possono emergere solo "se viviamo secondo valori autentici e profondi, come i valori del Vangelo, che in questa domenica ci chiama ad agire diversamente dalla logica del mondo, che dovrebbe essere un principio fondamentale nella sfera politica: 'Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono e pregate per coloro che vi calunniano'".
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