Perù, vescovi: urge la stabilità politica nel Paese
Anna Poce – Città del Vaticano
"In un momento di grave crisi politica del paese - scrivono i presuli -, quando stiamo ancora affrontando la terza ondata della pandemia, una crisi etica e morale a causa delle gravi questioni di corruzione, e una crisi ecologica", la Chiesa propone alcuni passi da fare e lancia un appello affinchè tutti lavorino per la stabilità politica nel Paese.
L’urgenza della buona politica
I vescovi chiedono alle autorità che "si assumano seriamente i loro impegni e responsabilità nella ricerca della stabilità politica e democratica e del bene comune", invitandole a "correggere gli errori ed evitare una maggiore incertezza tra i cittadini". L’appello arriva in risposta agli effetti provocati nella popolazione dalla decisione del presidente Pedro Castillo di cambiare nuovamente la squadra di governo. Il nuovo esecutivo, il terzo nei primi sei mesi in carica del presidente, sostituisce ben nove ministri, molti dei quali di primo piano. Castillo è salito al potere a luglio, promettendo di difendere i poveri e di migliorare l'istruzione, l'assistenza sanitaria e altri servizi, faticando però a trovare il sostegno di alcuni gruppi politici all'interno del Parlamento.
"Il popolo peruviano ha bisogno che le sue autorità siano persone impeccabili e adeguatamente preparate" spiega la Conferenza episcopale peruviana, sottolineando l'urgenza della "buona politica e della partecipazione dei cittadini al controllo etico delle loro autorità", e insistendo sul fatto che "i cittadini esigono il rispetto delle istituzioni e della legittimità politica per essere governati".
Democrazia e rispetto per l'ordine costituzionale
L’episcopato ribadisce, dunque, la necessità di "lavorare insieme per la trasformazione della società peruviana" e difende anche, sulla base della Dottrina sociale della Chiesa, la democrazia, "nella misura in cui assicura la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche".Invitando infine tutti i cittadini a pregare per il Perù e chiedendo la protezione del Signore dei Miracoli, i vescovi concludono, ribadendo che è “essenziale che l'ordine democratico venga rafforzato e l'ordine costituzionale del Perù rispettato”.
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