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Pellegrinaggio al Divino Amore per invocare la pace

Nel giorno della festa di San Giuseppe, il 19 marzo, la diocesi di Roma ha organizzato un pellegrinaggio notturno al Santuario mariano per pregare insieme con sguardo e cuore rivolti all’Ucraina. Il cardinale Enrico Feroci: mettiamoci in ginocchio davanti al Signore e chiediamo l’aiuto e il supporto di Maria, nostra Madre e Regina della pace

Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano

“Su di te sia pace!”. Il versetto 8 del Salmo 122 offre il tema al pellegrinaggio notturno al Divino Amore per invocare la pace, promosso dalla diocesi di Roma per sabato 19 marzo, festa di san Giuseppe. Alle ore 20, l’immagine della Madonna del Divino Amore viene portata nella basilica di San Giovanni in Laterano e, per l’occasione, la cattedrale di Roma resta aperta per chiunque vi si reca in preghiera. Quindi, alle 23.30, il cardinale vicario Angelo De Donatis guida un momento di preghiera comunitaria e poi, alle ore 24, dalla basilica parte il pellegrinaggio notturno a piedi verso il santuario di Castel di Leva. All’arrivo, alle 6, il porporato presiede la Messa. Per consentire a tutti di unirsi spiritualmente alla preghiera di intercessione della comunità diocesana, il pellegrinaggio viene trasmesso in diretta televisiva e in streaming sui canali social.

La preghiera può cambiare il corso della storia

“Viviamo con grande preoccupazione l’attuale situazione di guerra in Ucraina” scrive il cardinale De Donatis in una lettera ai fedeli e agli uomini di buona volontà della diocesi di Roma. “Tutti desideriamo la pace, quella pace che gli uomini da soli non riescono a costruire. Per questo intendiamo rispondere all’invito del nostro vescovo Papa Francesco a perseverare nella preghiera e nella penitenza. In altre occasioni, di fronte a momenti di grande difficoltà, il popolo romano si è affidato alla Madonna del Divino Amore per invocare la Sua materna intercessione”. “Ecco, allora, la proposta del pellegrinaggio notturno. Vi invito a partecipare a questa iniziativa - è l’appello del vicario del Papa per la diocesi di Roma - con la consapevolezza che la preghiera ha il potere di cambiare il cuore dell’uomo ed il corso della storia”.

Abbiamo bisogno dell'amore di Dio

Il cardinale Enrico Feroci, rettore del Santuario del Divino Amore, ricorda al microfono di Marina Tomarro l'importanza della preghiera. Abbiamo bisogno - sottolinea il porporato - che il Signore ci metta nel cuore la sua forza, il suo amore e il suo spirito. Abbiamo bisogno della misericordia di Dio. Papa Francesco, spiega il cardinale Feroci, ce lo ricorda tante volte: abbiamo bisogno dell’aiuto del Signore. Mettiamoci in ginocchio davanti al Signore, afferma ancora, e chiediamo l’aiuto e il supporto di Maria, nostra Madre e Regina della pace.

Ascolta l'intervista al cardinale Feroci

Il rettore del Santuario del Divino Amore ricorda che nel 1944, quando Roma era scossa dagli eventi della seconda guerra mondiale, Papa Pio XII esortava solennemente i romani a pregare per la salvezza della città. La sera del 4 giugno, nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola veniva letto il testo del voto dei romani alla Madonna del Divino Amore affinché la città venisse risparmiata dalla distruzione della guerra. In questo tempo, scosso dalla guerra in Ucraina, la Chiesa di Roma torna ad affidarsi alla Madre e a pregare per la pace.

Ultimo aggiornamento: 20 marzo, h. 10.30 

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Alcuni momenti del pellegrinaggio notturno per la pace in Ucraina
19 marzo 2022, 09:30