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Russia e Ucraina, le Chiese del mondo in sintonia col battito del cuore del Papa

Santuari mariani, cattedrali e piccole chiese di periferia: la comunità planetaria della Chiesa prega con Francesco perché i cuori di Russia e Ucraina e di tutti i Paesi segnati dalla guerra si aprano alla pace

Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano

I vescovi del mondo si uniscono al Papa nell’atto di consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria. Le Chiese del mondo da giorni hanno iniziato a prepararsi per levare in modo corale con Francesco la supplica che invoca pace per l'umanità in generale e affida in particolare alla Vergine la Russia e l'Ucraina. Testimonianze di questo fervore spirituale e mariano arrivano dalle redazioni di Radio Vaticana - Vatican News, "termometro" del desiderio delle Chiese locali di condividere in modo comunitario la preghiera del Papa dilatandola sulle situazioni geografiche di appartenenza. 

L'Africa unita nella preghiera

Nel Continente africano, sottolinea padre Stanislas Kambashi si prega per la pace nell’Europa dell’Est e in Paesi segnati da conflitti e tensioni come Etiopia, Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan. In Costa d’Avorio, in particolare, il cardinale Jean-Pierre Kutwa arcivescovo di Abidjan in Costa d'Avorio, invita in una lettera i fedeli ad unirsi alla preghiera del Papa ed esorta i sacerdoti a celebrare una messa per la pace.

Ascolta padre Stanislas Kambashi (inglese-Africa)

Insieme per la pace dai santuari dall'America Latina

Anche l’America Latina, ricorda padre Johan Pacheco, si unisce a Francesco in questa giornata di preghiera. Sono tante le iniziative, soprattutto nei santuari mariani, come quello di Guadalupe in Messico e di Chiquinquirá in Colombia. Il popolo sofferente del Venezuela, colpito da una profonda crisi, prega in particolare perché possa risplendere la luce della riconciliazione.

Ascolta padre Johan Pacheco (redazione spagnola)

In Brasile ogni giornata, spiega Silvonei Protz, è scandita dalla consacrazione a Maria, Nostra Signora di Aparecida. Questo quotidiano atto di consacrazione, che si riverbera ogni giorno in tutte le diocesi del Paese latinoamericano, è oggi quello presieduto da Papa Francesco.

Ascolta Silvonei Protz (redazione brasiliana)

In India si prega in presenza e on line

In India, sottolinea Juliet Christopher, si prega per la pace in Ucraina dall’inizio della guerra: dopo ogni Messa, dallo scorso 24 febbraio, si eleva una supplica perché si ponga fine alla guerra nell’Europa dell’Est. Alla giornata di preghiera si può partecipare anche on line: nel Paese asiatico sono infatti ancora chiuse diverse chiese a causa della pandemia.

Ascolta Juliet Christopher (redazione indiana)

Europa dell'Est rivolta verso Maria

In Romania, in contemporanea con Papa Francesco, viene recitata in tutte le chiese la preghiera di consacrazione di tutta l’umanità, in particolare dei popoli di Russia e Ucraina, al cuore Immacolato di Maria. Sono due, sottolinea padre Adrian Danca, i luoghi principali di questa giornata. Nella cattedrale di Bucarest monsignor Aurel Percă, presidente della Conferenza episcopale romena, presiede la celebrazione insieme con tanti sacerdoti dell’arcidiocesi. Nella cattedrale di Blaji, dove si è recato Papa Francesco durante il viaggio apostolico in Romania nel 2019, pregano con il cardinale Lucian Mureșan i vescovi che compongono il Sinodo della Chiesa greco cattolica.

Ascolta padre Adrian Danca (redazione romena)

In Albania, ricorda don Davide Djudjaj, tutti i vescovi, i sacerdoti e i fedeli, a cominciare dal Santuario dedicato alla Madonna del Buon Consiglio a Scutari, si stringono in preghiera per far tacere le armi. Una supplica che è particolarmente sentita dalla popolazione del Kosovo che ha conosciuto il dramma della guerra. Si prega per la pace in Ucraina e affinché venga allontanato lo spettro del conflitto anche nei Paesi balcanici.

Ascolta don Davide Djudjaj (redazione albanese)

La Polonia, Paese segnato da una profonda devozione a Maria, partecipa a questa giornata con una preghiera corale. Una supplica, spiega padre Krzystof Oldakowski, che unisce le famiglie polacche alle centinaia di migliaia di profughi ucraini, in gran parte donne e bambini, accolti nel Paese.

Ascolta padre Oldakokowski (redazione polacca)

La gente polacca vuole partecipare a questa giornata perché Russia e Ucraina sono popoli fratelli. Nel nome di Maria tutti ni santuari polacchi, come quello di Częstochowa, sono uniti in questa preghiera.

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25 marzo 2022, 13:02