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Il frontespizio del Manifesto della Chiesa di Caserta sull'ex Macrico Il frontespizio del Manifesto della Chiesa di Caserta sull'ex Macrico 

Caserta e il “sogno” di sottrarre alla guerra un luogo per la pace

In un manifesto in 10 punti il vescovo Lagnese e la diocesi campana esprimono il desiderio di poter disporre dell’ex area destinata ai mezzi corazzati come luogo di incontro tra le generazioni

Vatican News

Il Manifesto della Chiesa di Caserta “Da Campo di Marte a Campo della Pace”. Ovvero da un’area destinata per lunghi anni ai mezzi da guerra a un luogo di incontro e di dialogo. È il “sogno” del vescovo di Caserta, Pietro Lagnese, sull’ex Macrico, sigla che si riferisce al Magazzino centrale ricambi mezzi corazzati, un'area centralissima della città campana, recentemente dismessa dal Ministero della Difesa. Quel sogno, rivelato il 31 dicembre al Te Deum, è diventato un manifesto di 10 punti che viene presentato oggi quando la diocesi casertana conclude la fase diocesana del Sinodo dei vescovi.

“La Chiesa di Caserta - si legge al punto 1 del Manifesto - sogna di poter mettere a disposizione dei casertani l’area dell’ex Macrico, un tempo denominata Campo di Marte. Sogna di poterla offrire come campo di pace, di vita, d’incontro, campo di dialogo tra generazioni, terra in cui seminare la speranza, coltivare la pace e custodire la vita”.

“Il Manifesto - si legge in un comunicato della diocesi - è stato elaborato con spirito sinodale, come fin dall’inizio nei desideri del vescovo, quando fu annunciato il sogno. Infatti, potrebbe essere definito come una risposta della Chiesa di Caserta a quell’interrogativo fondamentale che il Sinodo ha formulato a ogni Diocesi: come si realizza oggi il «camminare insieme»? Il Manifesto per il Macrico è la prima risposta”.

La pubblicazione del documento, informa la diocesi, coinciderà con il lancio del sito “oltrequelmuro.it”, il canale di comunicazione ufficiale della Diocesi di Caserta per tutta la fase di lancio e sviluppo del progetto Macrico; un cantiere virtuale per fare memoria del luogo, mettere in rete tutti i progetti presentati nel tempo da vari attori, pubblici e privati, le tesi di laurea di studenti, ma soprattutto, informando sul presente, condividendo eventi e notizie.

 

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29 aprile 2022, 17:44