Un ricordo di don Mario Galbiati che fondò Radio Maria e Radio Mater
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Nato a Sant’Albino di Monza il 6 febbraio 1930, ordinato sacerdote il 28 giugno 1953, don Mario Galbiati aveva da sempre una profonda devozione mariana. Divenuto parroco di Arcellasco di Erba, durante i lavori di ristrutturazione della casa parrocchiale, fece realizzare nel seminterrato una cappella. Lì, nel 1983, trovo la sua prima sede Radio Maria, l’emittente che nei desideri del fondatore voleva essere la “radio delle famiglie”.
Nel 1983 Radio Maria, nel 2013 Radio Mater
L’avventura nell’etere era per lui una forma di missione e il suo modo di fare radio seguiva criteri controcorrente: dal punto di vista economico si affidava alla Provvidenza, che si manifestava attraverso la generosità degli ascoltatori, rifiutava ogni spot pubblicitario, coinvolgeva nell'attività radiofonica tanti volontari proponendo un palinsesto fatto di preghiere, celebrazioni liturgiche, catechesi e riflessioni sulla fede e sulla vita cristiana. Ma dopo Radio Maria lo attendeva un'opera nuova: nel 2013, don Galbiati inaugura ad Albavilla la nuova Casa di Maria, dove trova posto Radio Mater, la Comunità di Maria e una Cappellina. Era stato il cardinale Dionigi Tettamanzi, allora segretario generale della Cei, ad invitarlo a fondare una seconda emittente. Radio Mater inizia la sua attività proprio nel giorno della festa della Madonna di Lourdes, l’11 febbraio 1994: attualmente offre 21 ore di diretta ogni giorno, tra cui tre Messe, la recita del Rosario ripetuta per sei volte lungo la giornata, la Liturgia delle ore e la preghiera no-stop tutte le notti, dalle 2 alle 6, raggiungendo milioni di fedeli in Italia e in tutto il mondo.
All'inizio della radio l'attenzione agli ammalati
In un‘intervista rilasciata tempo fa a “Famiglia Cristiana” e pubblicata dal settimanale il 14 aprile, don Mario racconta come è arrivata per lui la ‘chiamata radiofonica’. “Avevamo le missioni in tutte le parrocchie di Erba e io ho sentito una voce interiore che mi diceva: 'Perché non metti un’antenna per far sentire la Messa agli ammalati che non possono venire in chiesa?'. Misi l’antenna sul campanile della chiesa e la chiamai subito Radio Maria". Terminata la missione, unanime fu nella parrocchia la decisione di non spegnere quella radio e di andare avanti. Era una radio familiare e gioiosa che con le telefonate in diretta degli ascoltatori, anticipava le radio commerciali.
L'incoraggiamento di Papa Francesco
Don Galbiati ha avuto la possibilità di incontrare due volte Papa Francesco. Nell’intervista ricorda così quei momenti: “La prima il 4 febbraio 2014 a Santa Marta. La seconda qualche giorno dopo, il 19 febbraio, quando abbiamo portato a Roma la statua della Vergine della Cappellina per farla benedire. Il Papa mi ha detto: “Coraggio, non lasciarti prendere dalle difficoltà e dalle sofferenze. Vai avanti e continua a fare il bene”.
I cinque pilastri della sua vita sacerdotale
Molto significativa la descrizione dei cinque pilastri della sua vita e del suo impegno di sacerdote che don Mario confidava a conclusione di quell’intervista: “Dio, con cui ho tenuto a essere intimo con la preghiera. Gesù, per quello che ha fatto e per aver voluto me per continuare il sacrificio della redenzione. (…) Maria, che fin da piccolo in casa ho imparato ad amare e pregare e ha preso in mano la mia vita. La Chiesa, con la quale ho un legame dolcissimo e strettissimo. E poi questo progetto radiofonico che è nato tanti anni fa e ora è qui e continua. La Madonna ci ha portato qui e noi continuiamo”.
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