Lingua dei segni durante un evento di Papa Francesco (archivio) Lingua dei segni durante un evento di Papa Francesco (archivio)

Comunicare la Settimana Santa con la lingua dei segni

È l’iniziativa degli uffici di Pastorale alle persone con disabilità di due diocesi calabresi intrapresa per questo tempo di preparazione alla Pasqua. Anche il Triduo Pasquale di Papa Francesco disponibile in Lis e sottotitolazione in italiano sul canale Youtube di Vatican News dedicato alle persone con disabilità comunicative

Roberta Barbi e Andrea De Angelis – Città del Vaticano

Un’iniziativa volta all’inclusione di tutti, così come la Resurrezione di Gesù e la Salvezza. L’hanno ideata a vantaggio dei bambini e delle persone con bisogni comunicativi complessi, gli uffici diocesani di Pastorale alle persone con disabilità e catechistici dell’arcidiocesi di Rossano-Cariati, e della diocesi di Cassano allo Jonio, nella provincia di Cosenza. L’obiettivo: comunicare i contenuti della Settimana Santa attraverso il linguaggio della comunicazione aumentata alternativa. 

Dalla Scrittura alla comunicazione alternativa aumentata: la sfida

L’opera, assolutamente gratuita ed esportabile non solo in tutte le parrocchie, ma anche in tutte le famiglie in cui ci sia una persona con queste esigenze, è raccolta in un sussidio che può essere stampato oppure fruito on line. Nel percorso si ritrova la narrazione degli ultimi giorni della vita di Gesù, divisa in tappe caratterizzate dall’alternanza tra preghiere, letture e semplici attività pratiche. Per realizzarlo, le due diocesi hanno costituito un’unica equipe articolata in cui sono confluite professionalità e abilità diverse: il punto di partenza è stato la ricerca dei significati e delle forme più semplici che potessero descrivere adeguatamente il senso ultimo della Parola, per poi tradurlo secondo le tecniche condivise di comunicazione aumentata alternativa. In questo modo è stato possibile rendere accessibili i testi della Scrittura, compresi quelli più complessi. Il risultato è un lavoro fruibile per tutti in modo veloce, interattivo e, soprattutto, inclusivo.

Suor Veronica Donatello responsabile del servizio Cei per la pastorale delle persone con disabilità si sofferma sulla particolarità di questa iniziativa, nel suo intervento alla trasmissione del mattino Radio Vaticana con voi:

Ascolta l'intervista a suor Veronica Donatello

Suor Veronica, con quest'opera vengono proposti gli ultimi giorni della vita di Gesù, ci sono tre tappe, il tutto è assolutamente gratuito. Ci dica di più...

Sì, è stato realizzato da due diocesi e dal supporto di due colleghe che da anni lavorano con noi sulla traduzione, non sulla traslitterazione. Vi mostro la differenza: nell' "Ave maria ... frutto del tuo seno Gesù", alcune traduzioni mettono, frutto - "Mela pera banana"-  del tuo seno - "seno di donna" - ... ecco, questa è una  traslitterazione. Invece il lavoro grande che abbiamo fatto in questi anni - grazie ad esperti italiani della Ca - è sulla parte metacognitiva con altri specialisti. Un lavoro bello per questo Triduo. Cioè quando uno apre queste pagine del Giovedì Santo, del Venerdì Santo,. del Sabato e della Pasqua, trova l'interattività! Oltre ad aver lavorato sulla parte cognitiva, cioè la "risiginificazione" di queste giornate sante. Poi c'è la dinamica dei giochi, della partecipazione, dei video - tutorial realizzati dai colleghi della Calabria, che è molto bella. C'è la Via Crucis, realizzata due anni fa e oggi migliorata. Dunque la nostra sfida è questa, rendere partecipi tutti, come dice il Papa, "Nessuno escluso". Il nostro compito è fare rete in sinergia e poi mettere a frutto lo studio, le competenze diverse messe a disposizione:  l'accompagnamento è per noi un cammino di fede. Ogni giorno ha così delle proposte anche in base ai gradi diversi di disabilità, perché bisogna tenere conto che non stiamo parlando di un abito giusto per tutti, ma di qualcosa di adattabile a tutti. Questa è la sfida. 

Colpisce molto del vostro instancabile lavoro, del vostro essere prossimi, il fatto che vi rivolgete proprio alla persona. Ci insegni ad essere così: come si fa ad essere tanto attenti ai bisogni del singolo? Ci vuole una predisposizione, un'attenzione particolare, bisogna semplicemente aprire il cuore?

Intanto occorre conoscere l'altro. Io dico sempre: sappiamo la diagnosi delle persone con disabilità, sappiamo quello che hanno, ma non chi sono. Le cataloghiamo, per gestire la nostra ansia e la nostra fragilità cui la disabilità ci rimanda. La reazione diventa il nostro specchio del vivere il limite che ci appartiene. Quindi serve sicuramente conoscerli, poi dialogare con loro. Cerchiamo di creare "ponti" tra noi e loro. Ce ne sono di strumenti per farlo, oggi la tecnologia lo permette, ma serve prima conoscerli senza barriere e pregiudizi, anche in ambito religioso. Se ci pensa abbiamo dovuto aspettare secoli per avere una santa con disabilità....allora: a volte o ci fermiamo alla diagnosi, o manchiamo di accompagnamento, o ci fermiamo ai loror limiti pensando che non capiscano che è un pregiudizio. Mi viene da dire invece: fermiamoci a conoscerli in tutti gli ambiti della loro vita. Poi creiamo dei ponti e facciamoli entrare nel processo decisionale della Chiesa, nel cammino sinodale. A volte loro sono presenti, ma non partecipi: cerchiamo di farli partecipare come possono, con le loro diverse risposte. Accogliere le loro differenze e accogliere loro. "Esistere senza appartenere è la più crudele delle esclusioni". 

Un Triduo Pasquale accessibile a tutti

Anche le celebrazioni del Papa in occasione della Settimana Santa saranno fruibili per le persone con difficoltà comunicative, sull’apposito canale Youtube di Vatican News con la lingua dei segni all’indirizzo e.va/lis e la sottotitolazione. Il Venerdì Santo dalle 16.55 alle 18.45 la celebrazione della Passione del Signore dalla Basilica Vaticana; a seguire alle ore 21 la trasmissione della Via Crucis dal Colosseo. Sabato Santo, dalle 19.30 la Veglia pasquale nella Basilica Vaticana. Domenica di Pasqua alle ore 12 la Benedizione Urbi et Orbi e Lunedì dell’Angelo, 18 aprile, alle ore 12 la preghiera del Regina Coeli. 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

14 aprile 2022, 11:22