Nuova Beata nell'Amazzonia peruviana, María Agustina martire
Johan Pacheco - Città del Vaticano
A Florida, nel Vicariato Apostolico di San Ramon in Perù si è svolta oggi la cerimonia di beatificazione della martire Maria Agustina de Jesus Rivas Lopez, conosciuta come Aguchita, religiosa della Congregazione di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore, uccisa il 27 novembre 1990 dai guerriglieri di Sendero Luminoso. "In lei il martirio non fu un'improvvisazione ma il sacrificio estremo dell'amore per la sua vocazione", ha detto nell'omelia il cardinale Baltazar Enrique Porras Cardozo, arcivescovo di Mérida, e amministratore apostolico di Caracas (Venezuela), inviato del Papa.
Una vita spesa per la cura di donne e bambini
Aguchina si è occupata prevalentemente della cura delle donne autoctone promuovendo una migliore istruzione per bambini e un maggiore accesso al cibo e alla salute. L’atto criminoso di Sendero Luminoso inizialmente era stato diretto contro la superiora della Congregazione; non trovandola, uccisero suor María Agustina. Fu assassinata in odio alla fede, mentre svolgeva la sua missione pastorale nella regione amazzonica. "La Parola di Dio, proclamata qui oggi, deve realizzarsi anche in tutti noi, chiamati ad essere fedeli segnati con il sigillo dell'amore in tutta la nostra persona, sul piano fisico e spirituale, in modo che continuiamo ad essere semi di pace e amore che si irradiano nel mondo", ha detto Porras. Suor Aguchita, "carica di anni, virtù e desideri, accettò con gioia l'obbedienza di essere missionaria nel Vicariato di San Ramón, nonostante le sue infermità. Non si è tirata indietro - ha ricordato - ma ha affrontato l'incarico con gioia ed entusiasmo".
Vicino alle famiglie
Tenace è stato il suo impegno soprattutto nell'ambito della pastorale familiare, alle prese con le storie di famiglie spezzate di fronte alle quali ha mostrato sempre un atteggiamento inclusivo, senza condanne o riduzionismi. Un tratto che è stato messo in luce dal cardinale Porras il quale ha evidenziato anche che la contemplazione nella sua azione era la bussola del lavoro quotidiano. L'inviato del Papa ha denunciato dunque la "violenza insensata" che ha causato la morte di Agustina, così come purtroppo accade per tante vittime oggi. Da qui l'appello affinché le guerriglie finiscano con l'auspicio che il dolore possa essere guarito e si possa costruire gradualmente la "globalizzazione della solidarietà senza lasciare nessuno ai margini".
Costruire fraternità e una vita autenticamente umana
Porras ha inoltre esortato con urgenza a incarnare una vita autenticamente umana sulla terra, fecondata dall'esigenza cristiana di assumere la fragilità e la debolezza della sua condizione come forza e fiducia nell'azione della grazia che ci chiama a essere "costruttori di fraternità e di pace". Meditando il brano evangelico del Buon Pastore, ha invocato "la tenerezza e l'amore misericordioso, la tolleranza e il rispetto, l'accoglienza e la non discriminazione, l'opzione per la vita e l'amore per la natura", affinché diventino un'offerta gradita a Dio per il bene di tutti.
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