Ucraina: la missione dei cappellani militari tra gli orrori della guerra
Svitlana Duckhovych e Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano
Come mai l’uomo può essere così crudele? Come mai la verità nel nostro tempo è così debole e si può oscurare così facilmente? Sono alcune delle cruciali domande poste al gesuita padre Andriy Zelinskyy durante l’intervista rilasciata a Vatican News. Il vice capo del dipartimento dei cappellani militari della Chiesa greco-cattolica ucraina sottolinea che dallo scoppio del conflitto non c’è più una zona sicura nel Paese.
Come è cambiata la missione dei cappellani militari, rispetto all’inizio?
È cambiata non solo la missione dei cappellani ma anche la percezione della realtà da parte del popolo ucraino. Fin dallo scoppio del conflitto, il 24 febbraio, la realtà è cambiata: non c’è più uno spazio sicuro in Ucraina. La minaccia è diventata totale. Ovunque ci sono bombardamenti e i missili arrivano dappertutto. Quella dei cappellani è sempre la stessa missione, ma in un contesto diverso. Se non è possibile stare in qualche luogo insieme con i militari allora stiamo accanto ai civili fornendo un aiuto umanitario.
Quali sono le sfide principali che devono affrontare i cappellani in questo periodo?
Sono prima di tutto sfide spirituali. Sorgono delle domande. Forse la prima domanda è questa: perché non abbiamo fermato prima questa guerra? Come mai l’uomo può essere così crudele? Come mai può mostrare una crudeltà senza ragione? Come mai la verità nel nostro tempo è così debole e si può oscurare così facilmente?
Recentemente il Dipartimento dei cappellani militari della Chiesa greco-cattolica ucraina ha pubblicato un libretto chiamato “Catechismo del soldato cristiano”…
Si tratta di un piccolo manuale con testi presi dal catechismo della Chiesa cattolica o dal catechismo della chiesa greco-cattolica ucraina. Sono testi che propongono insegnamenti della Chiesa su questioni relative al bene comune e al diritto della difesa legittima. Poi ci sono anche le domande sulla morte, sul peccato, sulla pace. Domande importanti per i militari che cercano di conservare i valori cristiani nel contesto di una guerra.
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