Corpus Domini, milioni di polacchi partecipano alle processioni
Vatican News
Milioni di fedeli polacchi hanno attraversato le strade delle città e dei paesi di tutta la Polonia, partecipando alle tradizionali processioni del Corpus Domin, solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo che si celebra giovedì dopo la domenica della Trinità.
Il festeggiamento del Corpus Domini in Polonia risale al XIV secolo. Il vero fenomeno sono le processioni che nella Solennità del Corpus Domini si snodano dopo la Santa Messa dalla chiesa nei paesi e villaggi di tutta la Polonia. I partecipanti, con la loro presenza manifestano la fede e chiedono a Dio la benedizione per le proprie case, il proprio lavoro, i campi e le fattorie.
Abiti, fiori e canti a festeggiare il Cristo
Percorrendo spesso lunghe distanze, i partecipanti alle processioni si fermano davanti a quattro altari, decorati con fiori e ramoscelli di betulla per ascoltare il Vangelo sull’Eucarestia. Seguono poi il sacerdote che porta il Santissimo Sacramento intonando canti eucaristici. Molti polacchi alla processione indossano i colorati abiti popolari, legati alle diverse regioni del Paese. Gli uomini portano bandiere e stendardi raffiguranti santi protettori, mentre le donne portano i feretron che sono quadri religiosi dipinti su entrambi i lati, decorati con fiori. Le ragazze spargono petali di fiori colorati su cui il sacerdote cammina con l'ostensorio, mentre i ragazzi suonano le campane per segnalare il passaggio di Cristo. Agli eventi partecipano orchestre e gruppi di musica popolare.
Al termine della processione, i partecipanti portano a casa i fiori e i rametti di betulla dagli altari decorati in segno di benedizione. I contadini piantano nei campi i ramoscelli che hanno portato dalla processione, per ottenere un buon raccolto. Una tradizione straordinaria è anche quella di preparare tappeti di fiori nelle chiese e nelle vie cittadine per questa occasione. Essi segnano il percorso della processione. I più famosi tappeti di fiori in Polonia sono realizzati a Spycimierz (Polonia centrale). La loro lunghezza raggiunge quasi 1 km. Questa tradizione che ha duecento anni, l'anno scorso è stata inserita nell'elenco rappresentativo del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'Unesco.
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