Nicaragua, il grazie del cardinale Brenes a Francesco: ora preghiera e dialogo
Michele Raviart – Città del Vaticano
"Alla luce della situazione che abbiamo vissuto questa settimana, siamo invitati alla preghiera e al dialogo, per intercessione della nostra Madre la Vergine Maria e continuiamo a pregare, come hanno detto i vescovi della Conferenza episcopale, affinché il Signore continui a benedirci". Ad affermarlo è il cardinale Leopoldo José Brenes Solórzano, arcivescovo di Managua e presidente della Conferenza episcopale del Nicaragua nell’omelia di domenica scorso, che è stata preceduta dal ringraziamento a Papa Francesco per le parole di solidarietà espresse dopo l’Angelus di domenica scorsa.
Il cuore di Gesù è misericordioso
Durante la celebrazione nella cattedrale di Managua il porporato ha ribadito come “la vita di un cristiano non è nelle grandi cose, ma nell'umiltà e nella semplicità, o nel dire che abbiamo pregato o che siamo andati a Messa, non è esclusiva, ma la porta è fatta per tutti e la Madonna ci dice che lo è ascoltando Gesù". "Se qualcuno si comporta diversamente”, ha affermato, Lui stesso chiuderà la porta, ma il cuore di Gesù è misericordioso". Per essere salvati, spiega, “la risposta è seguire il Signore”. "La porta stretta” di cui parla il Vangelo, sottolinea ancora il cardinale Brenes, “è la vita del cristiano che è sacrificio, umiltà e semplicità”, “è fatta per tutti, ma la misura della porta stretta dipende da come abbiamo vissuto la nostra vita”.
Il ricordo di Pio X
L’arcivescovo di Managua ha poi portato l’esempio dei Santi, “uomini e donne umili e semplici” e ha ricordato anche la memoria di Papa Pio X, che nel 1913 costituì la Provincia ecclesiastica del Nicaragua.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui