Il grazie dei vescovi del Nicaragua al Celam per la vicinanza alla Chiesa colpita nella sua libertà
Vatican News
“I vescovi della Conferenza episcopale del Nicaragua (CEN) sono grati per i segni di fraternità e solidarietà che la presidenza del Celam ha espresso alla Chiesa nicaraguense in questi tempi difficili, in particolare per monsignor Rolando Álvarez", vescovo di Matagalpa. Così inizia la lettera inviata dal presidente del CEN, monsignor Carlos Enrique Herrera, al presidente del Celam, monsignor Miguel Cabrejos. Herrera ribadisce l’impegno ad annunciare il Vangelo della pace.
Chiuse cento ong
Infine, il presidente del CEN coglie l'occasione per esprimere la sua considerazione e la sua stima, ricordando che, dopo aver chiuso alcune emittenti radio cattoliche, il governo ha messo fuori legge ieri altre 100 organizzazioni civili non profit, che operano in campo umanitario, “per non aver rispettato gli obblighi stabiliti dalla legislazione che le regolamenta”, secondo una nota informativa sul sito web del Parlamento di Managua. Le organizzazioni per diversi anni non avrebbero presentato il bilancio, i dettagli delle donazioni, l'origine, la situazione fiscale e altre irregolarità amministrative. In totale sono state dichiarate illegali 1069 ong, nell’anno in corso, e un totale di 1268 dal dicembre 2018.
La repressione continua
Ieri il Centro nicaraguense per i diritti umani ha rilasciato una dichiarazione in cui rende pubblica la sua preoccupazione per monsignor Rolando Álvarez, vescovo di Matagalpa, che continua a essere trattenuto, insieme con le persone che lo coadiuvano in Curia. La Polizia impedisce al presule di uscire di casa per celebrare la messa. La situazione di forte tensione, sottolinea il Centro, sta causando “un'agitazione generale tra la popolazione, stati di ansia e isteria collettiva". In questo difficile contesto la Chiesa del Nicaragua è impegnata nel Congresso mariano nazionale, in corso fino al 15 agosto che affronta diverse tematiche.
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