Chagas: l’organizzazione della GMG 2023, una sinergia di forze
Federico Piana - Città del Vaticano
L’incontro di preparazione alla GMG 2023 che si è chiuso ieri a Fatima, alla presenza dei delegati delle Conferenze episcopali di tutto il mondo, è stata un’importante “occasione per alimentare una rete globale di pastorale giovanile, la grande ricchezza del nostro lavoro”. A sostenerlo con convinzione è padre João Chagas, responsabile dell’Ufficio giovani del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, l’organismo vaticano che ha organizzato la riunione per mettere a punto i dettagli della Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Lisbona dal 1 al 6 agosto del prossimo anno.
Organizzazione tecnica
I lavori dell’evento, aperti il 17 ottobre scorso dal patriarca di Lisbona, il cardinale Manuel José Macário do Nascimento Clemente, sono stati molto pratici, afferma padre Chagas, “e abbiamo trattato i più diversi temi di organizzazione della GMG: quale sarà il programma, in che modo i giovani possono contribuire, come coordinare il volontariato. Insomma, tutte questioni tecniche come, ad esempio, anche l’importante vicenda dei visti, necessari per le persone che arrivano da Paesi collocati fuori dall' area Schengen".
Segno di pace
Padre Chagas spiega che l’incontro dei delegati della Pastorale giovanile di tutto il mondo rappresenta “un modo sinodale per organizzare la GMG. Questi delegati, infatti, sono co-organizzatori, collaboratori, di tutto il processo. La Giornata Mondiale della Gioventù si organizza tutti insieme, è una sinergia di forze che vede anche l’impegno di tutte le autorità civili”. Padre Chagas conclude con una speranza: “Che la GMG 2023 possa segnare un nuovo inizio per l’umanità del post pandemia e che possa essere un vero segno di pace".
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