I vescovi europei: contro la crisi energetica, prezzi accessibili a tutti
Federico Piana - Città del Vaticano
La preoccupazione della Chiesa europea per l’emergenza energetica che sta coinvolgendo tutto il mondo è contenuta in una dichiarazione ufficiale diffusa oggi dal Segretariato della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (Comece). Nel loro appello, i vescovi chiedono con forza a tutti i governi comunitari di “garantire un accesso equo all’energia con prezzi accessibili a tutti, in particolare i più vulnerabili, senza perdere di vista gli obiettivi a lungo termine di una transizione energetica giusta e sostenibile".
La guerra e insicurezza energetica
La Comece individua nella guerra in Ucraina uno dei massimi fattori che ha innescato l’attuale crisi energetica che sta sempre più impoverendo famiglie ed imprese. “L’eccessiva dipendenza dalle importazioni di petrolio e gas da un unico fornitore - scrivono i vescovi - ha permesso alla Russia di utilizzare le proprie forniture come un’arma. Ciò ha rafforzato l’insicurezza energetica di tutta Europa”.
Hérouard: "Non dimenticare la Dottrina sociale"
“La nostra dichiarazione rappresenta un richiamo alla solidarietà tra i Paesi europei e un’attenzione particolare ai più poveri”, dice monsignor Antoine Hérouard, arcivescovo di Digione e presidente della Commissione Affari Sociali della Comece. Il presule mette in evidenza l'esistenza di "legami evidenti tra le soluzioni politiche, che spettano ai governi, e i principi della dottrina sociale della Chiesa. E in questo senso, noi vogliamo sottolineare i grandi principi sulla destinazione universale dei beni, sull’ opzione preferenziale per i poveri e sull’equilibrio tra giustizia e pace”.
Alleviamento economico e risparmio energetico
All’Ue, i vescovi europei suggeriscono di adottare misure concrete ed immediate. Monsignor Héroud spiega che questi interventi potrebbero essere “provvedimenti temporanei di alleviamento economico in un’ equa distribuzione delle risorse. E poi si deve dare priorità all’efficienza energetica e identificare gli obiettivi per i quali è possibile una riduzione responsabile del consumo energetico”. I vescovi, inoltre, consigliano agli Stati membri di proseguire con i partenariati bilaterali e multilaterali mirati a gettare le basi per un nuovo sistema energetico universale.
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