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La nave Rise Above arrivata oggi in porto a Reggio Calabria (Ansa/Marco Costantino) La nave Rise Above arrivata oggi in porto a Reggio Calabria (Ansa/Marco Costantino)

Fratel Biagio Conte: fermiamo la vendita di armi e i respingimenti in mare

Il fondatore della Missione di Speranza e Carità di Palermo, che accoglie circa 600 persone in difficoltà nel capoluogo siciliano, chiede che si metta fine ai respingimenti nel Mediterraneo e punta il dito contro alcune multinazionali che operano nel continente africano

Vatican News

“Trovo assurdo, ingiusto e inconcepibile che da tantissimi anni Italia ed Europa vendono armi in tutto il mondo, in particolare in Africa; non solo, ma tantissime multinazionali con fortissimi interessi, stanno sfruttando ingiustamente i vari Paesi africani, arricchendo solo il 10% di quella nazione, mentre la stragrande maggioranza della popolazione muore di fame.” Lo afferma Fratel Biagio Conte, fondatore della Missione di Speranza e Carità di Palermo, che accoglie circa 600 persone in difficoltà.

No ai respingimenti

Fratel Biagio sta combattendo una battaglia personale contro il cancro, che però non lo distoglie dal grande impegno per il rispetto dei diritti umani.  "Tanti africani scappano dalla loro terra per cercare una terra promessa. E noi europei e italiani attuiamo ingiustamente il cosiddetto respingimento, lasciandoli in mare e così alla deriva". Da qui l'invito a fermare i respingimenti, a non attuare "queste terribili decisioni, ricordiamoci che anche noi Italiani siamo stati immigrati, nei periodi precedenti e dopo la prima guerra mondiale e nel periodo della seconda guerra mondiale, siamo sparsi in diverse nazioni del mondo; anche oggi i nostri giovani finiscono gli studi e poi, non trovando lavoro, emigrano nel nord Italia ed in Europa". 

Siamo tutti fratelli

"E così si scopre - prosegue - che siamo tutti stranieri in terra straniera, dice il buon Dio e tutti fratelli e sorelle, non si deve fare differenza di popolo e nazione, aiutiamoci vicendevolmente". Fratel Biagio chiede che venga messo in atto, concretamente e in maniera consapevole, quello che definisce "il dono dell’accoglienza, del ricongiungimento e della vera fratellanza", perché "siamo tutti preziosi cittadini, fratelli e sorelle". Il religioso ribadisce che è sbagliata la narrazione che presenta le persone migranti come una minaccia. "Come dice lo storico e filosofo Giuseppe Savagnone, dobbiamo predere atto - sottolinea - che l'Italia ha bisogno di persone straniere, perché gli italiani non coprono ad oggi tanti posti di lavoro, umili, soprattutto in agricoltura". 

La dignità della persona

Ciò che più conta è però la dignità della persona, di ogni singolo essere umano. "Dobbiamo ricordarci sempre che è doveroso dare dignità agli stranieri, cioè aiuto e soccorso al nostro prossimo. Chi si ritiene cristiano e non accoglie, non attua il dono della carità che il buon Dio ci invita tutti a mettere in pratica". Dunuqe è altresì doveroso "mettersi al servizio dei cittadini Italiani e di altri Paesi, così potremo veramente tutti insieme costruire un mondo migliore, soprattutto non producendo e vendendo strumenti di morte che causano le guerre; produciamo invece strumenti di lavoro e così - conclude Fratel Biagio Conte - in futuro potremmo dare agli africani strumenti di lavoro, affinché permangano nella loro nazione, costruendo una vera speranza.”

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08 novembre 2022, 10:32