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Un ospedale gestito da un istituto religioso Un ospedale gestito da un istituto religioso

Cism: "Scuola, sanità, Terzo settore: ecco le sfide dei religiosi italiani

Rieletto per il terzo mandato alla guida della Conferenza dei Superiori Maggiori d’Italia, padre luigi Gaetani afferma che le famiglie dovrebbero poter scegliere liberamente tra scuola statale e paritaria e che gli istituti religiosi saranno protagonisti nella riforma del sociale. Annunciato un cammino verso l’unificazione con le religiose italiane dell'Usmi.

Federico Piana - Città del Vaticano

“Sento sulle mie spalle la bellezza e la fatica della responsabilità”. Padre Luigi Gaetani è stato da poco riconfermato presidente della Conferenza dei Superiori Maggiori d’Italia (Cism) e sa bene che il suo terzo mandato alla guida della più grande conferenza di religiosi al mondo - gli iscritti sono 18 mila più 200 tra superiori maggiori e provinciali - non sarà privo di difficoltà ed incognite.

Problemi complessi

Nella sua relazione programmatica, letta durante l’assemblea elettiva che si è svolta a San Marino qualche giorno fa, padre Gaetani ha definito con chiarezza quali saranno le prossime sfide per tutti gli istituti religiosi, impegnati da sempre nel sociale con scuole, ospedali, centri di assistenza: la piena dignità della scuola paritaria, la presenza del mondo cattolico nella sanità e la riforma del terzo settore.

Scuola, famiglie libere di scegliere

Tutte battaglie, assicura padre Gaetani, che hanno visto la Cism in prima linea anche negli anni passati, con un cammino impegnativo e faticoso: “Per quanto riguarda la scuola paritaria, siamo ancora fermi alla legge 62/2000 di Berlinguer che riconosceva la rilevanza della scuola pubblica paritaria accanto a quella statale. Anche se non stabilisce un pieno e totale riconoscimento economico”. Secondo Padre Gaetani il modello da adottare sarebbe quello di affidare alle famiglie “un budget economico per permettere loro di scegliere il percorso educativo che ritengono migliore: statale o paritario”. “Ma per ottenere tutto ciò - aggiunge il religioso - bisogna vincere una battaglia culturale che ha l’obiettivo di valorizzare la pluralità del nostro Paese, che rappresenta una ricchezza e non un disvalore”.

Ascolta l'intervista a padre Luigi Gaetani

Protagonisti nel Terzo settore

Poi c’è la riforma del Terzo settore, altro capitolo difficile. “In una fase fondamentale di attuazione della riforma - spiega il presidente del Cism - gli istituti religiosi non hanno voluto essere impreparati perché attraverso le loro opere, che sono la concretizzazione del loro carisma, sono stati i pionieri nel Terzo settore. Ora, siamo a buon punto, nella fase finale: la presentazione dei regolamenti”.

Attivi nella sanità, con carità

“Il mondo socio-sanitario, inoltre, ha una parte rilevante nella vita dell’Italia” dice padre Gaetani riconoscendo che “la nostra cultura, che deriva dal mondo cattolico, mette al centro la persona. Quindi, credo sia importante che gli istituti religiosi continuino ad essere presenti in questo ambito non solo erogando prestazioni di alta qualità ma anche avendo la capacità di un atteggiamento di vera attenzione nei confronti dei malati”.

Verso l’unione con le religiose italiane

Padre Gaetani racconta anche una sfida altrettanto importante per la Cism: creare cammini di comunione e collaborazione con l’Usmi, l’Unione delle Superiore Maggiori d’Italia, che raggruppa 40 mila religiose. “Queste due Conferenze - rivela - stanno già dialogando e già operano in una sede unica. Il nostro intento è quello di procedere verso un'unificazione, quando sarà possibile. Il primo passo sarà quello di unire le due segreterie per permettere ai due organismi di poter lavorare in maniera più efficace non solo a favore dei nostri istituti ma anche per il bene di quelle opere che i religiosi e le religiose promuovono in Italia".

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18 novembre 2022, 15:37