Congo, i vescovi mobilitano i cattolici per accogliere il Papa
Anna Poce – Città del Vaticano
La Cenco (Conferenza episcopale della Repubblica Democratica del Congo), dopo aver ricevuto la conferma, lo scorso 1° dicembre, della visita apostolica di Papa Francesco nel Paese, che si svolgerà dal 31 gennaio al 3 febbraio 2023 a Kinshasa, ha lanciato ieri, ancora una volta, un appello urgente ai fedeli cattolici, agli uomini e alle donne di buona volontà, affinché si mobilitino per dare al Pontefice una degna accoglienza. Il Papa avrebbe dovuto recarsi nella Repubblica Democratica del Congo alcuni mesi fa, ma il suo stato di salute non gli aveva consentito di viaggiare e la visita era stata rinviata a data da destinarsi, con la promessa che si sarebbe svolta appena le condizioni lo avrebbero permesso.
Invito a prepararsi spiritualmente alla visita apostolica
In un comunicato, a firma dell'arcivescovo di Kisangani, monsignor Marcel Utembi Tapa, presidente della Cenco, i vescovi hanno definito la visita del Pontefice come un “momento di grazia che richiede una buona preparazione spirituale”. Per questo motivo hanno esortato i fedeli a pregare per questo grande incontro ecclesiale e nazionale, chiedendo a tutte le parrocchie e comunità religiose di riprendere la preghiera preparata per l’occasione al termine di ogni celebrazione eucaristica, fino alla fine della visita apostolica, di riprendere l’adorazione del Santissimo Sacramento ogni primo giovedì del mese e di recitare il Rosario ogni sabato. In questa fase di preparazione all’accoglienza del Pontefice, hanno anche invitato ogni cristiano a compiere atti di misericordia, di riconciliazione e di costruzione della pace e della fratellanza.
L’importanza del contributo di tutti
Nel sottolineare, infine, l’importanza, per il successo della visita, del coinvolgimento di tutta la comunità nell’organizzazione materiale dell’evento e del contributo materiale e finanziario da parte di coloro che ne hanno la possibilità, i presuli hanno concluso la loro nota ringraziando le autorità del Paese coinvolte nei preparativi e tutti coloro che hanno contribuito finanziariamente al suo allestimento.
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