"L’Università ha salvato la mia vita”, i progetti di solidarietà degli Atenei di Sacru
Vatican News
Progetti di cooperazione in Africa, oltre mille giovani che impiegano il loro tempo a costruire case e cappelle in Cile, l’accoglienza diretta nel proprio ateneo di ragazzi in fuga dalla guerra. Sono solo alcuni dei progetti avviati negli ultimi anni dalle università partner della Strategic Alliance of Catholic Research Universities (SACRU), capofila l’Università Cattolica. La Giornata internazionale della solidarietà umana di martedì 20 dicembre è l’occasione per raccontare e condividere iniziative sociali e solidali organizzate dalle otto università partner in diverse parti del mondo. Si tratta di progetti nati in contesti diversi tra loro ma accomunati dallo stesso obbiettivo: aiutare gli ultimi. La parola solidarietà viene spesso usata solo in astratto per descrivere il sostegno ai più vulnerabili. Con l'aumento delle disuguaglianze sociali ed economiche, le numerose crisi e conflitti umanitari e le emergenze climatiche, è necessario passare dalle parole ai fatti per aiutare concretamente chi ha bisogno.
Nelle baraccopoli di Kampala
L’Università Cattolica del Sacro Cuore, Ateneo che ospita il Segretariato del network, partecipa al progetto “Community Outreach come modello al servizio delle donne delle baraccopoli di Kampala” con il suo Centro di Ateneo per la Solidarietà Internazionale (CESI) dal 2021. L’iniziativa, attraverso la sensibilizzazione delle comunità locali, mira a contrastare la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili, della tubercolosi e della malaria, con percorsi di prevenzione e di cura. Grazie a un processo organizzato su tre livelli – Reclutamento, Formazione e Diagnostica – sono già 2000 le persone, tra cui 1200 donne in gravidanza, che hanno beneficiato di uno screening gratuito.
Iniziative in Portogallo
L’Universidade Católica Portuguesa ha aperto domande speciali con esonero dalle tasse universitarie, per un totale di 24 posti vacanti in 17 corsi di laurea a Lisbona, Braga, Porto e Viseu. Tra i beneficiari figurano tredici studenti rifugiati di sei nazionalità diverse. Di questi, nove sono donne, otto sono sfollati dalla guerra in Ucraina e due sono matricole. L’iniziativa dell’Università è in linea con lo sforzo globale 15 by 30, presentato dall’UNCHR, che punta a far accedere all’istruzione superiore il 15% dei rifugiati entro il 2030.
La mobilitazione dei giovani in Cile
La Pontificia Universidad Católica de Chile mobiliterà più di 1150 giovani tra il 4 e il 14 gennaio 2023. Questi studenti volontari si recheranno in 46 località di 9 regioni del Cile per costruire cappelle e case, portando con loro energia e un messaggio di speranza. Questo impegno è declinato all’interno di tre progetti diversi: Misíon País, Capilla País, Siembra y Viviendas. Dal 2004, hanno coinvolto più di 30000 giovani missionari in 500 zone diverse del Cile, propiziando al contempo la costruzione di più di 100 cappelle.
Borse di studio in Brasile
La Pontificia Universidade Càtolica do Rio de Janeiro è impegnata in diverse iniziative di solidarietà. Nel 2022, l’Ateneo brasiliano ha offerto 6877 borse di studio a studenti universitari e laureati a basso reddito. La mission sociale è stata estesa anche a progetti di cooperazione e sviluppo (117) e programmi di beneficenza (139) che hanno coinvolto circa 1000 professori. Completano il quadro trenta progetti di imprenditorialità sostenibili e ad alto impatto sociale.
In aiuto dei bambini spagnoli
L’Universitat Ramon Llull, attraverso la sua Fondazione Pere Tarrés, ha attivi progetti che mirano a garantire a più di 12000 bambini e giovani spagnoli a rischio povertà la possibilità di partecipare ad attività ricreative durante tutto l'anno e, allo stesso tempo, di migliorare il loro benessere fisico ed emotivo. Le iniziative, realizzate in sinergia con privati e aziende, nascono dalla consapevolezza che in Spagna, attualmente, il 30% dei bambini vive al di sotto della soglia di povertà.
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