Siria, padre Abdo Raad: “Difficile portare aiuti alle vittime del terremoto”
Federico Piana - Città del Vaticano
In Siria, devastata dal terremoto che ha colpito anche la Turchia provocando decine di migliaia di vittime, è sempre più complicato far arrivare aiuti umanitari. L’allarme, accorato, è di padre Abdo Raad, sacerdote maronita e presidente dell’associazione di solidarietà Annas Linnas, che nel Paese dell’Asia occidentale sta tentando di portare beni di prima necessità, soprattutto nelle diocesi vicine alla città di Aleppo.
Colpa di guerra e sanzioni
“E’ difficile inviare cibo, materiali e soldi – spiega il religioso - per via delle sanzioni. E anche il sistema internazionale di trasferimento di denaro non funziona”. A rendere più complicata la situazione c’è poi la guerra civile strisciante che, in molte zone della nazione, anche in quelle rase al suolo dal sisma, continua a provocare lutto e dolore. “Nonostante le continue scosse di assestamento, i combattimenti proseguono e questo rende complesso trasportare gli aiuti per le strade siriane perché potrebbero essere sequestrati dalle milizie” denuncia padre Raad.
Obiettivo: aiutare tutti
Eppure gli aiuti, anche se con difficoltà, continuano ad essere consegnati. “Insieme ad alcuni amici siriani – racconta il sacerdote- abbiamo fatto partire da Roma un container pieno di vestiti e di cibo. Chi prenderà questo container? Sarà certamente il governo che però deve capire che, nonostante i conflitti, deve rendere accessibile gli aiuti a tutti”. Solo tramite lo Stato siriano, precisa padre Raad, “si possono inviare gli aiuti umanitari e molte associazioni benefiche hanno timore a relazionarsi con esso, forse proprio per via delle sanzioni".
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