Pentecoste, messaggio di Comece e Cec: cristiani uniti per un mondo pacifico
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
“Mentre la brutale guerra contro l'Ucraina infuria” e “la crisi umanitaria continua”, i cristiani, pieni di Spirito Santo e da Lui guidati, camminando insieme come Popolo di Dio, si impegnano “in un servizio trasformante per un mondo giusto, pacifico e pieno di speranza”, che si esprime, ad esempio, “nel sostegno delle Chiese ai rifugiati”. Lo scrivono, nel messaggio congiunto in occasione della Pentecoste 2023, i presidenti della Comece (Commissione degli episcopati dell’Unione europea) e del Cec (Conferenza delle Chiese europee), monsignor Mariano Crociata e il reverendo Christian Krieger.
I cristiani e le sfide di un mondo ferito da violenza, disuguaglianza e divisione
I presidenti dei due organismi ricordano che lo Spirito “ha animato e guidato le chiese e sostenuto e motivato i cristiani, collettivamente e individualmente” dalla Sua effusione agli apostoli “il giorno di Pentecoste, cinquanta giorni dopo la risurrezione del Signore”. E che come “la comunità cristiana primitiva ha lottato per trovare risposte ai problemi che si trovava ad affrontare, così i cristiani di oggi lottano con le sfide di un mondo profondamente ferito dalla violenza, dalla disuguaglianza e dalla divisione”. Guardando all’attualità, constatano che oltre al conflitto al centro dell’Europa, “continuano a emergere le conseguenze sociali e politiche, insieme alle disuguaglianze economiche, mettendo a nudo la polarizzazione e la frammentazione delle nostre società”.
La risposta ai bisogni umanitari in Ucraina
Ma “confidando nello Spirito Santo e camminando insieme come cristiani, il popolo di Dio acquisisce una comprensione più profonda del Vangelo e si impegna in un servizio trasformante” per un mondo giusto e pacifico. In questo modo, prosegue il messaggio dei presidenti di Comece e Cec, i cristiani “rispondono ai bisogni umanitari in Ucraina, esprimono solidarietà alle vittime di questa tragica guerra e lavorano attivamente per la pace nel continente. Mentre ci prepariamo a celebrare la Pentecoste di quest'anno, apriamoci a ricevere lo Spirito Santo, il cui potere può guarire e riconciliare l'umanità e trasformare la società”.
Una preghiera comune per la giustizia e la pace
Preghiamo, è l’invito di Crociata e Krieger, “per la giustizia e la pace e impegniamoci insieme in umiltà e speranza nello Spirito di Dio che trasforma e riconcilia tutti”. Che lo stesso Spirito “illumini le menti di coloro che cercano la violenza e ‘dia loro un cuore di carne’. Che i piedi di tutti siano guidati sulla via della giustizia, della verità, della riconciliazione e della pace. E invitano a pregare il Signore perché “il messaggio di Pentecoste di cercare l'unità nella diversità ispiri anche coloro che hanno responsabilità politiche in Europa, affinché le loro decisioni siano guidate da saggezza, integrità e compassione al servizio del bene comune di tutti”. In qualità di presidenti della Comece e del Cec, Crociata e Krieger incoraggiano infine anche “a pregare per la nostra testimonianza comune e a lavorare per il bene del progetto europeo”. E ricordano che la Cec celebrerà la sua assemblea generale a Tallinn, in Estonia, tra poche settimane ed eleggerà il suo nuovo presidente e il suo consiglio direttivo. La Comece ha celebrato la sua assemblea generale a Roma a fine marzo e ha eletto la nuova presidenza e il comitato permanente per i prossimi cinque anni.
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