Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, il lato umano dell’aiuto
Sofiya Ruda – Città del Vaticano
“E poi ci siamo incontrati” è il nome della campagna di comunicazione del 2023, che parte con la Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, celebrata oggi 8 maggio in occasione dell’anniversario della nascita del suo fondatore Henry Dunant, padre dell’umanitarismo moderno.
L’incontro con i Volontari
Le iniziative vogliono porre l’accento sull’importanza dell’incontro con la Croce Rossa. “Un incontro che può consentire alle persone di potersi risollevare dopo una caduta, di poter avere beni di prima necessità e viveri e di veder salvata la propria vita”, spiega a Radio Vaticana – Vatican News Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana. “L’incontro con un personale altamente qualificato che, con le proprie azioni, o anche solo con il proprio sorriso, può fare la differenza”.
La campagna
L’obiettivo della campagna del 2023, sottolinea il presidente, vuole raccontare il lato umano dell’aiuto che non si limita solamente al primo soccorso o alla consegna dei viveri, “ma è anche quello sguardo, quell’abbraccio, quella stretta di mano, quell’ascolto che nell’incontro fra il volontario e la persona assistita danno rilievo alla dignità della persona stessa”.
Le crisi mondiali
La Giornata mondiale ricorre in un momento di estrema crisi umanitaria a livello globale. La Croce Rossa Italiana, in collaborazione con il Comitato Internazionale della Croce Rossa, è presente in tutte le zone di crisi comprese quelle di guerra. Da oltre un anno, spiega Valastro, l’associazione è impegnata in Ucraina con circa 90 missioni umanitarie, aiuti e donazioni di beni, servizi, ambulanze e la costruzione di 120 moduli abitativi.
L’impegno in Sudan
Un conflitto che preoccupa molto in questo momento è quello in Sudan, che purtroppo non risparmia i civili, con circa 800 mila persone che stanno fuggendo, prosegue il presidente. “I rapporti fra la Croce Rossa e le associazioni che ci sono è sempre un rapporto di collaborazione, per quanto è possibile. Ci sono stati momenti in cui non è stato consentito a nessuno neanche di poter aiutare. È stato fatto poi un appello a livello internazionale. Oggi per fortuna la Croce Rossa Internazionale e la Mezzaluna Rossa sudanese sono riusciti a portare farmaci e acqua negli ospedali”.
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