Osservatorio sulle apparizioni mariane, obiettivi e attività per difendersi da "falsi veggenti"
Michele Raviart - CIttà del Vaticano
Fornire un supporto accademico interdisciplinare che coinvolga teologia, mariologia medicina, comunicazione, medicina e legge. Formare operatori pastorali e mondo dei media e, soprattutto, porsi al servizio delle persone più fragili e che più facilmente possono essere ingannate. Sono questi gli obiettivi dell’Osservatorio internazionale sulle apparizioni e i fenomeni mistici, nato ufficialmente due settimane fa all’interno della Pontificia Academia Mariana Internationalis, nella cui sede di Roma è stato presentato oggi 3 maggio.
Aiutare a formare una conoscenza critica
Solo in Italia infatti sono state migliaia negli ultimi decenni le persone che hanno riferito di avere avuto rivelazioni private della Madonna, ma solo poche di queste sono state riconosciute dalla Chiesa. “La nostra ambizione è quella di aiutare a formare una conoscenza critica”, spiega suor Daniela Del Gaudio, direttrice del Comitato direttivo dell’Osservatorio. “Quando la Madonna appare migliora la nostra vita cristiana”, afferma, ma c’è anche “una devozione popolare che nasce su una base non corretta, quindi che va dietro a queste false credenze e non è ancorata biblicamente e ecclesiologicamente”.
Tutelare i più fragili
“Le persone vanno tutelate dagli imbrogli, dalle truffe e anche dal tentativo di plagio perché alle volte un falso veggente con la scusa di dare un messaggio da parte della Madonna o di Dio, può plagiarle veramente le persone e condizionarle”, ribadisce suor Del Gaudio: “Noi vogliamo creare questa coscienza critica, anche per i fedeli laici, non solo per gli operatori pastorali e i sacerdoti perché tutti possano essere veramente autonomi nel saper discernere le vere dalle false apparizioni”.
L'umiltà dei veggenti
“Di solito”, precisa la suora, “i veggenti sono persone semplici, umili perché questo favorisce meglio la comunicazione del messaggio”. “L’adulto o la persona colta di per sé elabora mentre il bambino è più una ‘tabula rasa’ Quello che gli dici, lo ripete e questo è una garanzia di veridicità”, sottolinea ancora, ricordando l’esempio di Bernadette a Lourdes. “Anche se c’è lucro si può sospettare della veridicità”, sottolinea, ricordando anche che “quando i Santi facevano la moltiplicazione del cibo lo facevano in tempo di fame per un bisogno concreto e soprattutto lo facevano con grande umiltà, meravigliandosi della bontà di Dio che interveniva in questa maniera straordinaria”.
Nessun tentativo di sostiuirsi alla Commissione diocesana
In questo contesto il contributo dell’Osservatorio, precisa la direttrice del Comitato scientifico, “è solo di studio e di approfondimento culturale e di formazione” e non intende sostituirsi in alcun modo alla Commissione diocesana e al vescovo, cui spetta la pubblicazione della conclusione finale. “La realtà va veloce” e spesso “non è corretto amplificare troppo questi fenomeni nei media”, ma “la ricerca va compiuta con calma e serenità”.
I piani per il futuro
I membri dell’Osservatorio, presieduto dal francescano Stefano Cecchin e a cui partecipano mariologi e cultori di mariologia, raccoglieranno dati e studi sulle apparizioni in tutto il mondo, senza trascurarne le implicazioni sociologiche, mediatiche e scientifiche. L’ambizione è poi quella di creare un database globale e istituire degli osservatori a livello nazionale per essere più capillari nelle ricerche. L’Osservatorio non contatterà direttamente i presunti veggenti fintanto che l’indagine della commissione diocesana sarà in corso e riceveranno materiali dalle stesse diocesi per i loro approfondimenti, che sarà possibile consultare online.
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