PACAO inaugura il nuovo oratorio: uno spazio di fede, arte e musica
Beatrice D’Ascenzi – Città del Vaticano
L’arte e l’incontro come veicolo dei valori cristiani. Il 20 maggio, la Primaria associazione cattolica artistico operaia di carità reciproca, in occasione nuovo assetto del Consiglio di Presidenza, celebrerà una giornata dedicata all’inaugurazione del nuovo Oratorio, dando voce alle diverse anime dell'Associazione: non solo la fede e la devozione, ma anche la musica, le arti figurative, la letteratura. Nicola Tallarico, Responsabile della Comunicazione di Pacao a Vatican News ha raccontato lo spirito dell’evento: “La giornata di inaugurazione vuole mettere insieme le varie componenti artistiche dell'associazione. Ci sarà una mostra d'arte ispirata alle parole del Santo Padre, la presentazione del libro autobiografico Il bambino con l'armonichetta di Pietro Bonadio dopo la quale il compositore musicale suonerà alcuni dei suoi brani accompagnato un da un tenore, tutto questo preceduto da una santa messa allestita nell’oratorio che vogliamo dedicare al nostro antico fondatore, il cardinale Domenico Maria Jacobini che è stato vicario del Papa Pio IX per la diocesi di Roma".
L’importanza di uno spazio di aggregazione giovanile
L’inaugurazione del nuovo oratorio, racconta Nicola Tallarico, nasce da una riflessione sulle necessità dei ragazzi, bisognosi dopo anni di pandemia di ritrovare un senso di comunità: “Ci siamo resi conto che la Pandemia ha isolato molto i giovani, catalizzandoli sempre di più verso quelli che sono gli strumenti informatici, che chiaramente possono anche essere una cosa buona al giorno d'oggi, ma è importante che si continuino a creare delle occasioni in cui vedersi concretamente, scambiarsi delle idee e farlo in contesti sani”. Il contatto con i ragazzi è un aspetto fondamentale dell’associazione, che ne ha caratterizzato da sempre la storia sin 1876 quando papà Pio IX nel 1876 concesse loro il primo oratorio. “Si individuò già all'epoca, la necessità di creare uno spazio di spiritualità e di aggregazione - prosegue a spiegare Talarico- Sentiamo forte la necessità di formare questi giovani, che spesso frequentano le parrocchie e hanno una loro spiritualità che magari è confusa perché risente di poche nozioni imparate al catechismo e meritano un arricchimento spirituale. Quello che l'oratorio vuole fare è offrire ai ragazzi la possibilità di vedersi in contesti sani e importanti, ma anche offrire una formazione spirituale e artistica”.
Deserto della ragione, deserto dell'anima
Durante la giornata verrà anche presentata al pubblico la mostra Deserto della ragione, deserto dell'anima un progetto artistico nato dalle parole di Papa Francesco: “Abbiamo voluto creare, insieme ad uno dei nostri antichi soci l'architetto Federico Sambo, che poi ha coinvolto il dottor Giorgio Stawowczyk e il dottor Mercurio Ferrero, un’esposizione che mandasse l’immagine dell'orrore della guerra – spiega ancora il responsabile della comunicazione- Il Santo Padre ha esortato molto i giovani ad evitare la guerra e a dire no alla violenza e noi non potevamo non dare visibilità a questo tema. Lo abbiamo fatto con degli scatti che mostrano davvero cosa significa la durezza della guerra, tra l'altro il dottor Giorgio Stawowczyk è stato elicotterista di sua Santità Giovanni Paolo II e ha visitato posti dove c'erano delle situazioni molto dure, quindi alcuni dei suoi scatti sono veramente molto toccanti. Avremo la possibilità nell'ambito di questa giornata di guardarli e di riflettere su quanto più fare nostre le parole del Pontefice”.
Trasmettere la Parola attraverso la bellezza
La missione della Primaria Associazione cattolica artistico-operaia di carità reciproca è quella di veicolare attraverso l’arte e la bellezza il messaggio della Parola, un compito non privo di difficoltà: “Ognuno ha un suo ideale di bellezza e l'associazione in tutti questi anni ha cercato di trasmetterla nei modi più disparati-prosegue Nicola Tallarico- Questo però non ci deve portare credere che non si possa intravedere, davanti ad un'opera d'arte, la bellezza oggettiva, la bellezza del Creato che ogni artista cerca di riprodurre. Per questo Abbiamo apprezzato tantissimo quello che Cardinale Gambetti ha voluto realizzare con la Fabbrica di San Pietro, la nuova Scuola delle Arti e dei Mestieri. È stata una scelta fondamentale, perché c'è quanto mai bisogno oggi di tornare a formare giovani talenti che siano in grado di trasmettere con le loro opere la bellezza”.
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