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Copertina del libro di monsignor Luigi Mistò, edito da Marcianum Press Copertina del libro di monsignor Luigi Mistò, edito da Marcianum Press 

Monsignor Luigi Mistò: "In un libro le 10 pagine (per me) più belle del Vangelo"

"Sei forse tu Gesù?": s'intitola così il libro più recente scritto dal sacerdote, docente di Teologia-Sacra Scrittura presso la Libera Università Maria SS. Assunta di Roma e presidente del Fondo Assistenza Sanitaria della Santa Sede. Obiettivo della pubblicazione è sollecitare il lettore a illuminare con il Vangelo le proprie situazioni concrete della vita e a rinnovare ogni giorno l'incontro personale con il Signore

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Il libro, Sei forse tu Gesù? Alla scoperta delle dieci pagine più belle del Vangelo, porta la prefazione del cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente emerito del Pontificio consiglio per i testi legislativi. "Chi conosce come prete monsignor Luigi Mistò - scrive il cardinale - non si stupisce che proprio lui, che oggi ricopre l’incarico di presidente del Fondo di Assistenza Sanitaria del Vaticano in diretta collaborazione con il Papa, abbia potuto scrivere con animo squisitamente pastorale queste pagine di meditazione profonda e appassionata del Vangelo". In effetti, monsignor Mistò ha già alle spalle numerose pubblicazioni in cui l'amore per Gesù e per la sua Parola, e il desiderio di "contagiare" altri della sua stessa passione, sono evidenti. Le più recenti, tutte pubblicate per Marcianum Press: Voglio fare la Pasqua con te!; Ti chiamo amico. Dieci perle del Vangelo; Sette parole luminose. Per sintetizzare e custodire la fede.

L'invito a scoprire la bellezza del Vangelo 

La vita cristiana si alimenta prima di tutto dell’ascolto della Parola di Dio ma quanto tempo dedichiamo ogni giorno per leggere e meditare questa Parola? Nel volume Sei forse tu Gesù?, monsignor Mistò suggerisce al lettore di individuare i brani del Vangelo più belli e importanti per lui stesso, quelli che gli sono piaciuti di più o che gli hanno donato luce, conforto, sostegno in momenti speciali. L'invito è a stilare la propria personale classifica alla ricerca del Signore, e per primo è l'autore a svolgere questo compito, offrendo la sua e proponendo un commento alle pagine scelte che fa scoprire un volto di Gesù particolarmente appassionante e coinvolto nella relazione con gli uomini e le donne del suo tempo. 

Mistò: ogni giorno alla ricerca del volto di Gesù

"Sei forse tu Gesù?", esprime un doppio desiderio: quello d’incontrare il volto del Signore, ma anche di vivere come Lui, di essere in qualche modo Gesù per gli altri e di vedere Gesù negli altri. Nell'intervista a Vatican News, monsignor Luigi Mistò ci aiuta così a vedere la luce del Vangelo incarnata nella storia e nelle situazioni concrete della vita: 

Ascolta l'intervista a monsignor Luigi Mistò

Monsignor Mistò, incontrare e testimoniare Gesù: è questo il significato del titolo del suo libro?

Certo, bisogna che ciascuno di noi si metta ogni giorno alla ricerca del volto di Gesù. Io ogni giorno cerco di rinnamorarmi di nuovo di Lui, perché il suo volto sia veramente per me la fonte della gioia e della speranza. E la ricerca del volto di Gesù si compie nella lettura del suo Vangelo. Ma poi c'è anche il tentativo, lo sforzo generoso, bello, anche entusiasta di essere anche noi per gli altri un po' la traduzione del volto di Gesù. Qualcuno, infatti, potrebbe domandare proprio a me: sei tu, Gesù? E io potrei domandare alla persona che incontro: ma sei forse tu, Gesù? La ricerca del volto di Gesù avviene anche nel volto del fratello, del fratello che ci parla di Gesù, perché ognuno di noi è immagine di Dio. Siamo stati creati tutti a immagine di Dio proprio in Gesù e quindi è bello sforzarsi di trovare nell'altro il volto di Gesù e di essere anche noi, alla scuola del Vangelo, con il nostro comportamento, con la nostra presenza, con il nostro amore e la nostra fiducia, la nostra speranza e gioia, il volto di Gesù per gli altri.

Nella prefazione il cardinale Coccopalmerio scrive che il suo libro ci offre pagine di Vangelo vivo per porre il Vangelo a fondamento della vita di fede. Centrale, dunque, è il tema della Parola di Dio con cui confrontarsi...

È proprio così, la Parola di Dio e in modo particolare il Vangelo, perché il Vangelo è per noi il cuore di tutta la Sacra Scrittura.
E veramente, come diceva il cardinal Carlo Maria Martini, a cui ho dedicato questo libro per il rapporto speciale che ho avuto con lui, il Vangelo deve essere proprio la luce che illumina il nostro cammino, la lampada che accompagna sempre i nostri passi. E Papa Francesco, a cui pure ho voluto dedicare questo libro, oggi è per noi maestro e testimone del Vangelo, predicato con semplicità e vissuto con coerenza e comunicato con gioia e passione, anche attraverso il momento di sofferenza che sta vivendo in questo momento. Ecco, anche attraverso questi due maestri noi ci rendiamo conto che il Vangelo è veramente la luce che ci guida. Non per nulla il Papa ha invitato più volte a portare sempre con sé il Vangelo. Io stesso l'ho detto tante volte a chi seguo spiritualmente e oggi è anche molto facile scaricarlo su un cellulare, così si può avere sempre con sé il Vangelo e si può leggere giorno dopo giorno, anche solo un pezzettino che ogni giorno è nuovo e sempre ha qualcosa da dirti per il momento che stai vivendo.

Gesù resuscita l'amico Lazzaro
Gesù resuscita l'amico Lazzaro

Entriamo nel contenuto specifico del suo libro. La parabola del figliol prodigo, la pesca miracolosa, la risurrezione di Lazzaro, l'annunciazione dell'angelo a Maria, le nozze di Cana, i discepoli di Emmaus, sono alcune delle pagine più belle secondo la sua classifica che lei presenta e commenta. Perché queste e come le ha scelte?

E' stato un esercizio che mi ha sempre appassionato e che ho voluto suggerire anche ai miei lettori. Certamente tutto il Vangelo è buona notizia, è annuncio di bellezza e novità. Però se mi si chiedesse quali pagine, a mio avviso, possono essere le più significative, non esiterei a presentare, appunto, quelle che ho scelto. In primo luogo la pagina del Vangelo secondo Luca, l'insuperabile parabola detta del figliol prodigo, ma che più propriamente potremmo definire del padre prodigo, cioè ricco, ricco all'estremo di misericordia. Ecco, se c'è un cuore del Vangelo, credo possa essere proprio questa parabola che ci presenta l'amore misericordioso che è l'identità più vera di Dio. Per me questo è il Vangelo del Vangelo. Ma a partire da questa pagina ci sono le altre che lei ha citato e che sono veramente delle perle assolute. Per esempio, la seconda pagina che ho intitolato "Quell'alba di luce sulla riva del lago", l'incontro del Risorto con i discepoli sulla riva del lago di Tiberiade, è una pagina veramente veramente magnifica, mirabile, che mi affascina sempre. Il miracolo portentoso della risurrezione di Lazzaro che porta l'annuncio che Gesù fa di sé, della sua stessa identità: "Io sono la risurrezione e la vita". Poi le due pagine dedicate a Maria: l'annunciazione nel capitolo: "Donna che sei madre" e "Il miracolo di Cana", in quello titolato "Il superfluo necessario", dove Maria in qualche modo rigenera ancora Gesù, il Figlio, e lo lancia nella sua missione e lo addita a tutti pronunciando le uniche parole che Maria dice a noi nel Vangelo: "Fate quello che vi dirà". E poi ancora le altre, fino all'"amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato", il comandamento nuovo e supremo.

Monsignor Mistò, lei fa percepire, attraverso queste pagine, anche il clima di amicizia, di comunione, di intimità che ci doveva essere tra Gesù e i suoi discepoli. Sono pagine che toccano anche il cuore...

Sì, è importante questo e credo che il tema della profonda umanità di Gesù deve toccare la nostra umanità e deve costruire con noi un'amicizia autentica, un'amicizia che è il vertice dell'amore. Sì, penso che risalti molto questo aspetto nel mio testo.

Gesù con i discepoli in cammino verso Emmaus
Gesù con i discepoli in cammino verso Emmaus

Tra le pagine che lei propone c'è anche quella della genealogia di Gesù e quella con cui Giovanni inizia il suo Vangelo: "In principio era il Verbo". Sono pagine forse più difficili da leggere. Perché le ha scelte?

Guardi, certamente l'ottavo capitolo: "Dentro la storia per scrivere la storia" che commenta la genealogia di Gesù nel Vangelo di Matteo è una pagina che di primo acchito può sembrare un po' strana e suonava strana anche a me le prime volte che la leggevo, però poi ho imparato ad amarla e ora risulta tra le mie preferite, perché è una pagina che ci fa capire veramente come il nostro Dio - il Padre di Gesù, l'unico Dio che esiste, e Dio esiste come il Padre che ama il Figlio e nel Figlio ama tutti noi attraverso il suo Spirito vivo - , ecco, il nostro Dio è dentro la storia, non è fuori, vive con noi giorno dopo giorno. Ed è una storia fatta di nomi concreti. Tutti questi nomi della genealogia sono persone concrete, persone sante e anche peccatori. Ed è una storia che ha una regia - non è un qualcosa che procede a caso, secondo un destino che ci domina - e la regia è quella della provvidenza amorosa, consolatrice e misericordiosa del Padre. E così anche l'inizio del Vangelo di Giovanni, il prologo poetico, un testo veramente magnifico che riflette e commenta nel modo migliore possibile l'Incarnazione che è lo specifico della nostra fede cristiana, insieme alla Risurrezione. E il cuore di questa pagina che tutti ben conosciamo: "Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi" è proprio l'indicazione che il Figlio che è nel seno del Padre, poi entra dentro la nostra storia e noi dobbiamo, come Giovanni durante l'Ultima cena, adagiarci sul suo seno per vivere un'intimità che diventa il segreto vivo della nostra vita di fede, della nostra vita tout court.

La pesca miracolosa
La pesca miracolosa

Commentando le pagine del Vangelo, emergono anche temi attuali. Lei parla della Chiesa, del sacramento della riconciliazione, della morale cristiana. Ci sono dunque tanti riferimenti al presente...

Certo, la fede deve toccare la vita e il Vangelo, come dicevo all'inizio, è veramente qualcosa che accompagna la vita di tutti i giorni. E allora proprio l'incontro con Gesù anima tutti gli aspetti della vita e li deve in qualche modo rinnovare. Abbiamo bisogno oggi di rinnovare la nostra vita in questo momento anche storicamente così complesso. Rinnovare portando luce, portando amore, portando la verità che proviene dal messaggio di Gesù. Guai se il Vangelo non tocca la vita! Il Vangelo è fatto per la vita e, anche se a volte non è così semplice, vediamo che in fondo ogni situazione, anche quella più delicata, più problematica, trova nel Vangelo una luce e una fonte di speranza.

In sintesi che cosa vuol dire lei al lettore con questo libro? Che cosa si augura succeda nella sua vita dopo questa lettura?

Ma guardi, è quello che ha scritto il cardinale Coccopalmerio nella prefazione e che in qualche misura anche io poi ho ripreso nell'introduzione. L'augurio è che queste pagine - che cardinale scrive "intense e vibranti" e con cui io ho cercato di trasmettere il mio entusiasmo - possano condurre il lettore veramente alla scoperta del Signore Gesù come il più grande amore del cuore e il senso della vita.

Le nozze di Cana
Le nozze di Cana

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11 giugno 2023, 10:00