India, oltre mille giovani alla Gmg portando anche la sofferenza del Manipur
Vatican News
Oltre mille giovani indiani si preparano a partire per Lisbona, per vivere la Giornata Mondiale della Gioventù (Gmg). La delegazione indiana per il raduno ecclesiale, che si tiene dall'1 al 6 agosto, sarà composta da circa 900 giovani e animatori, da oltre 200 tra funzionari, preti, vescovi, accompagnatori, riferisce l'Agenzia Fides, sottolineando il fatto che che a costoro si aggiungono, poi, i giovani presenti in viaggi organizzati da movimenti ecclesiali come "Jesus Youth" e da altre congregazioni religiose. L'incontro di Lisbona era originariamente programmato per il 2022, ed è stato poi rinviato all'agosto 2023 a causa della pandemia. Il passo evangelico scelto per l'evento è “Maria si alzò e se ne andò in fretta” (Lc 1,39), tratto dal racconto della visita di Maria alla cugina Elisabetta.
Presenza di Cristo vivo
Come nota la Commissione per giovani nella Conferenza episcopale dell’India "l'atto di alzarsi presenta Maria come donna di carità e come donna missionaria. Partire in fretta rappresenta l'atteggiamento indicato da Papa Francesco per la Gmg: così riconosceranno e testimonieranno la presenza del Cristo vivo. Il Papa esorta ai giovani a diventare missionari coraggiosi”.
Violenze in Manipur
I giovani indiani ricordano la Giornata del gioventù asiatica in cui il Papa li incoraggiò a “svegliarsi” e “essere vigili”. Facendo tesoro di questo appello, i giovani indiani porteranno alla Gmg la loro attenzione e la preoccupazione per i loro coetanei del Manipur, stato indiano in cui da due mesi si registra violenza interetnica.
Tra le varie iniziative giovanili organizzate nei giorni scorsi, oltre 50 mila studenti di circa 120 istituti educativi cattolici nello stato indiano di Meghalaya hanno tenuto incontri di preghiera per la pace nel Manipur. Studenti delle scuole e dei college hanno partecipato a una speciale giornata di solidarietà verso la popolazione del Manipur, partecipando a una processione e a una veglia di preghiera con candele accese, facendo una catena umana, leggendo appelli di pace nelle diverse lingue presenti in India. La partecipazione dei giovani indiani alla GMG sarà occasione per pregare per la fine dei disordini e per il ripristino della pace nello stato dell'India nordorientale, condividendo la preghiera con altri giovani di tutto il mondo.
Appello per la pace
I giovani chiedono che in Manipur si fermino le violenze contro persone innocenti, le loro proprietà, i luoghi di culto. "Ci sentiamo interpellati a operare per la pace, per la riconciliazione e per la fraternità nella nostra India" affermano, desideriamo essere costruttori di pace, armonia, unità”. Questo anelito è condiviso anche giovani delle altre confessioni e di altre comunità religiose. “Portiamo con noi a Lisbona la forza dell'unità e della compassione verso chi soffre e un profondo desiderio di pace”, affermano "per promuovere empatia, comprensione e responsabilità condivisa tra le giovani generazioni di tutto il mondo".
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