A Siracusa studiosi della Bibbia a confronto: nuovi percorsi di collaborazione umana e religiosa
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Cinquecento studiosi sono a Siracusa da lunedì scorso, 10 luglio, per la conferenza annuale dell’European Association of Biblical Studies (Eabs), associazione internazionale non confessionale che promuove studi di livello accademico sulla Bibbia e sulle tematiche affini, alla quale è giunto anche un messaggio di Papa Francesco, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. Le parole del Papa sono state lette dall’arcivescovo monsignor Francesco Lomanto, all'apertura dei lavori. Francesco “auspica che le giornate di studio e di riflessione sulla Sacra Scrittura, sorgente inesauribile e sempre fresca di sapienza, possano arricchire la conoscenza e l’approfondimento delle tematiche bibliche, favorendo anche la condivisione ecumenica e il dialogo interreligioso”, si legge nel testo, nel quale il Papa incoraggia inoltre “il ministero dello studio della parola divina, nel contesto fraterno dell’incontro, cosicché la ricerca accademica ispiri il desiderio di promuovere nuovi percorsi di collaborazione umana e religiosa”.
La conferenza, un appuntamento accademico in cui gli studiosi della Bibbia si incontrano per far conoscere le loro ricerche scientifiche, è ospitata dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio che ha pensato a una sede dinamica e diffusa, coinvolgendo quattro edifici di rilievo storico e accademico per la città di Siracusa: la propria sede, il seminario arcivescovile, il Teatro Comunale e l’Accademia dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico. Ad organizzare l’evento insieme a don Dionisio Candido, docente di Esegesi biblica al San Metodio e alla facoltà di Teologia cattolica dell’Università di Salisburgo, e a Mariangela Maresca, docente di Metodologia dello studio al San Metodio, Danilo Verde, ricercatore di Ebraico biblico alla Facoltà di Teologia cattolica di Lovanio, che a Vatican News fa il punto dell’esegesi biblica contemporanea.
Su quali argomenti si sono concentrati gli studi più recenti dei testi biblici?
L’European Association of Biblical Studies raccoglie studiosi, molti dei suoi membri vengono da Israele, dagli Stati Uniti, dall'Australia, quindi rappresentano ciò che sta avvenendo nel panorama dell’esegesi biblica a livello mondiale. L'esegesi biblica in passato tendeva ad essere un mondo abbastanza chiuso, dominato dall’esegesi storico-critica, una disciplina abbastanza isolata. Negli ultimi decenni l’esegesi biblica si è aperta ad altre discipline; discipline linguistiche, discipline letterarie, la sociologia, gli studi culturali. Eabs rappresenta tutto questo, all'interno dell'associazione ci sono più di 70 diversi gruppi di ricerca che studiano la Bibbia da tantissimi punti di vista e affrontano i temi più svariati. Per esempio, c’è un gruppo di ricerca sugli animali e la Bibbia o sull'ecologia, oppure sul corpo nella Bibbia, sul trauma, sul gender. Ecco, l'interdisciplinarietà è una parola chiave, e un'altra parola chiave è la modernità. Oggi l’esegesi biblica ed Eabs tendono ad incontrare l'uomo moderno con tutte le sue preoccupazioni, le sue domande. Quindi, ad esempio, la questione del gender, la costruzione culturale del maschile e del femminile, hanno uno spazio enorme all'interno dell'associazione e nell’esegesi biblica a livello internazionale, e così anche la presenza della donna nella Bibbia e nell'antico, Israele e così via.
Che cosa ci fanno conoscere le ultime ricerche sulla Bibbia?
Una delle novità più importanti che sta emergendo è proprio il discorso culturale, leggere la Bibbia come un prodotto culturale, dell'Antico Israele e anche della cristianità antica, quindi come un testo che è caratterizzato dalla cultura che ha dato origine ai testi biblici. L’esegesi biblica di oggi guarda alla Bibbia con occhio critico. Si pensi, ad esempio, al fatto che la Bibbia è un testo profondamente patriarcale e androcentrico. Nonostante ci siano anche delle figure femminile bellissime, rimane comunque un testo molto patriarcale e androcentrico.
Questi studi come aiutano ad accostarsi al testo biblico?
Uno dei campi di ricerca più battuti è tutto ciò che ha a che fare con i manoscritti del Mar Morto, che ci hanno insegnato tanto sia sulla trasmissione dei testi biblici - come venivano trasmessi, come venivano letti fra il III e il II secolo avanti Cristo e il I e II secolo dopo Cristo dalle comunità ebraiche - del giudaismo, di quel periodo. Ci hanno anche insegnato che i testi biblici, prima di essere fissati nel canone, circolavano con molte varianti. Tutto questo è un tema di grande fascino su cui i biblisti si concentrano con grande passione.
Quest'anno la conferenza dell'Associazione europea di Studi biblici si svolge a Siracusa, con delle peculiarità. Quali?
In genere queste conferenze si tengono nelle città universitarie, siamo stati a Helsinki, Tolosa, Berlino, Cordova, Cambridge. Siracusa non è una città universitaria. Quando l’Eabs va in una città universitaria, entra in una università e le conferenze si tengono dentro i locali di quest’ultima. Non essendo, invece, Siracusa una città universitaria e non avendo locali universitari, abbiamo diffuso Eabs per la città, per cui le conferenze si tengono in quattro strutture diverse. Questo è molto originale, una peculiarità di quest'anno che tutti i conferenzieri hanno gradito tantissimo, perché hanno modo di vedere Siracusa, di apprezzarne la bellezza, la ricchezza culturale. Ed è anche un modo per coinvolgere la cittadinanza. Questa è una cosa bella, unica, direi, nella storia delle conferenze di Eabs, questa sorta di osmosi tra la conferenza e la città. Abbiamo organizzato anche dei momenti culturali, visite al parco archeologico di Siracusa, alle catacombe di San Giovanni, e poi anche dei momenti culturali in altre città come Taormina, visite guidate da storici dell’arte. La novità è il coinvolgimento della cittadinanza, il fatto che Eabs si diffonde nella città di Siracusa e tutta la cittadinanza è coinvolta da quest’evento.
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