Festival Francescano 2023: al centro sogno, regole e vita
Camilla Dionisi – Città del Vaticano
Torna a Bologna, in Piazza Maggiore, la XV edizione del Festival Francescano. Quest’anno, in occasione degli 800 anni dall'approvazione della Regola di San Francesco da parte di Papa Onorio III, le parole d’ordine sono “sogno, regole, vita”. Il programma prevede tre giornate ricche di incontri, lezioni, spettacoli, tavole rotonde, ed eventi nel cuore della città. L’iniziativa coinvolge anche i più piccoli, come spiega Valentina Giunchedi, presidente del Movimento francescano dell’Emilia Romagna, proprio perché Papa Francesco spinge a creare forti legami tra ogni generazione. In più, come racconta fra Giampaolo Cavalli, presidente di Festival Francescano, la Regola rimane di estrema attualità, poiché rimane ancora oggi una proposta di felicità.
Le novità della quindicesima edizione
I temi di questa edizione, “Sogno, regole, vita”, si intrecciano sia alla storia della regola francescana ma anche a filoni più contemporanei, coinvolgendo le generazioni più giovani. “Ad oggi sembrano termini contrastanti che non possono realizzarsi insieme”, spiega Valentina Giunchedi. “In realtà sappiamo dalla nostra esperienza sia di francescani, ma anche di persone che vivono nel quotidiano, che la regola è fondamentale affinché il rispetto reciproco si mantenga e i sogni possano avere una loro realizzazione su una struttura reale e veritiera. Verranno trattate tante questioni della nostra quotidianità che affronteremo sia con psicoterapeuti che con giornalisti e anche con molti sportivi: non dimentichiamoci – sottolinea − che tanti sogni riescono a realizzarsi grazie alla tenacia con cui si seguono le regole. Ci sono proposte pensate per tutti e per ogni fascia di età. Sono tanti i laboratori organizzati dai frati della pastorale giovanile. Ci sono anche molte conferenze, presentazioni e spettacoli con cui speriamo di intercettare persone di tutte le età − conclude Giunchedi − soprattutto facendoci forte di quell'invito che Papa Francesco rinnova sempre nel creare forti legami tra le generazioni, soprattutto tra quelle più distanti, tra i giovani e le persone più adulte”.
Il dono grande di San Francesco d’Assisi
Il Movimento francescano, all’ottavo centenario dell’approvazione della Regola, continua a rinnovarsi e a coinvolgere in modi sempre nuovi i fedeli, ma non solo. “Quest’anno si uscirà dal Festival con nuove consapevolezze”, spiega Valentina Giunchedi. “Probabilmente interrogarsi, sperimentare e non dare mai nulla per scontato è importante per tenere i piedi per terra, ma anche essere capaci di buttare lo sguardo oltre e continuare a sognare un futuro che non è solo individuale, ma è di tutti”. “Il fatto di avere un Papa che porta il nome di Francesco – continua − ci stimola sempre di più nell'essere credibili nella nostra vita. Certo sappiamo che i numeri continuano a diminuire: penso che diventi sempre più importante puntare sulla qualità e sulla credibilità di ciò che si propone e si testimonia. L'interrogarsi e lo sperimentarsi nel nostro carisma sono ancora un'avventura importante e un dono grande che ci ha fatto Francesco d'Assisi”.
Una proposta di felicità tutta francescana
Come spiega fra Giampaolo Cavalli, presidente di Festival Francescano, l'attualità della regola sta nel fascino di Francesco d'Assisi poiché nelle sue parole c'è la sintesi della sua visione della vita. “Sembra che oggi Francesco d'Assisi sia uno di quegli uomini che riesce a interpellare e a convocare tutti, sia persone di qualsiasi parte del mondo che di qualsiasi credo religioso” spiega fra Cavalli. “La sua forza sta tutta in questa capacità di fare una sintesi straordinaria sulle possibilità dell'esistenza partendo dal Vangelo. La regola è una concretizzazione, una via per provare a vivere il Vangelo che è una proposta di felicità. Francesco l'ha concepito e compreso in questo modo: la cosa più preziosa che potesse trovare nell'esistenza per interpretare e comprendere la vita. In più – conclude − la offre e la mette a disposizione di tutti”.
Prendersi cura del prossimo e dei sogni dei più giovani
La regola di San Francesco è destinata e rivolta ai frati, quindi a persone che a partire da una motivazione di Fede fanno una scelta ben precisa di stare nel mondo, però ciò che c'è scritto in quella regola offre degli spunti molto affascinanti per chiunque. “È fondamentale − spiega fra Cavalli − prendersi cura del fratello, soprattutto del più povero, e amare l'ambiente. Proprio a partire da questa relazione, nasce e si costruisce un mondo alternativo rispetto a quello in cui viviamo. Riconoscersi come fratelli e sorelle è una sfida che ci porta a guardare l'altro come il dono più prezioso che si possa incontrare e riconoscere. Soprattutto, partendo dall'esperienza della vita di Gesù, è importante portare un'attenzione speciale ai poveri come luogo concreto per una possibilità di esistenza autentica e vera, soprattutto come luogo di incontro con Dio Altissimo”.
Il Festival Francescano ha un occhio di riguardo per i giovani, proprio perché gli insegnamenti della Regola sono validi anche per le generazioni future. “Io penso che la via per raccontare del valore che può avere una storia come quella di Francesco d'Assisi è ricordare ai giovani che possono sognare, mettersi in ascolto dei loro sogni e accompagnarli perché possano trovare il senso più autentico di quello che loro stanno cercando” conclude fra Cavalli. “Tutta la storia di Francesco nasce da un sogno legato al suo desiderio di diventare un nobile cavaliere e di essere riconosciuto all'interno della società per aver compiuto imprese grandiose. Questo suo sogno si concretizza nella possibilità di scegliere ciò che più conta. Noi, come i giovani, abbiamo tanti sogni e dobbiamo quindi aiutarli a sognare in grande”.
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