Pompili: la dottrina sociale utile a capire opportunità e rischi della digitalizzazione
Michele Raviart - Verona
Essere“socialmente liberi” significa vivere questa trasformazione epocale che si chiama digitalizzazione non in modo passivo, ma in modo critico. In questo senso la dottrina sociale della Chiesa, “vista come una chiave di lettura della società e dell’economia contemporanea” si presta bene a capire quali ne siano i rischi e le opportunità. A ribadirlo è il vescovo di Verona Domenico Pompili che a Vatican News spiega il significato del tema scelto per la XIII edizione del Festival della dottrina sociale, aperto oggi 24 novembre e che vede tre giorni di eventi in cui imprenditori, volontari, scienziati e professori si confronteranno su come essere protagonisti al fine di migliorare le relazioni sociali e il bene comune.
La dimensione sociale del Vangelo
“Abbiamo bisogno di riflessione e di fermentare con il pensiero l’azione di tanti, dagli imprenditori agli operai, da chi si occupa del sociale a livello universitario a chi opera nel terzo settore”, ha detto il presule nella cerimonia di apertura, in cui è stato letto anche un messaggio di Papa Francesco, proprio nel decimo anniversario della sua esortazione apostolica EvangelII Gaudium che al suo interno ha un capito dedicato alla dimensione sociale del Vangelo. Il Vangelo, ha spiegato il vescovo di Verona, “non è una scalata in solitaria verso l’Assoluto ma chiama in causa una dimensione comunitaria, sociale. Questo ci fa percepire che siamo in relazione, lo siamo nativamente”.
Mattarella: relazioni reali e autentiche favoriscono la coesione sociale
“In un tempo in cui i rapporti sociali rischiano di essere sempre più effimeri e il principio di responsabilità insito nell'esercizio della libertà rischia di essere negletto, mettere al centro le relazioni, reali e autentiche, è pratica meritevole per la coesione sociale della Repubblica", ha scritto invece il presidente italiano Sergio Mattarella, in un messaggio inviato per la manifestazione.“La relazione”, infatti, ha sottolineato poi Alberto Stizzoli, presidente della Fondazione Segni Nuovi, che organizza il festival, “diventa veicolo del bene quando è gratuita e non sottintende nessun interesse”. Con il “coraggio della concretezza”, inoltre, ogni relazione se coltivata e lasciando il giusto tempo per maturare, “germoglierà sempre con frutti inattesi”.
Tommasi: bisogna essere consapevoli dell'uso delle parole nei social
“Siamo in una società che vive anche una virtualità, si scrive sui social a volte con leggerezza. Dobbiamo leggere e decifrare questa nuova realtà”, ha affermato invece il sindaco Damiano Tommasi e per questo “dobbiamo essere consapevoli dell’uso delle parole e della realtà che cambia”. I social spesso enfatizzano l’importanza dell’immagine e del protagonismo ad ogni costo”, ha osservato invece il sottosegretario alla cultura del governo italiano Gianmarco Mazzi, e anche per questo è importante “dibattere di aspetti educativi della nostra vita e dell’uso consapevole che è necessario fare del digitale negli ambiti della formazione, dell’economia, dello sport affinché rappresenti un’opportunità e non un’occasione mancata se non addirittura una minaccia”
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