Un momento della cerimonia della consegna della Luce della Pace di Betlemme nella Piazza del Campidoglio a Roma Un momento della cerimonia della consegna della Luce della Pace di Betlemme nella Piazza del Campidoglio a Roma

“Fare pace rende felici”: gli scout portano la Luce di Betlemme in tutta Italia

Attinta dalla lampada sempre accesa nella Grotta della Natività, fin dal 1986 per iniziativa degli scout austriaci, la fiammella simbolo di pace da Linz viene portata in tutta Europa, come in Ucraina, e nel mondo. Sabato 16 dicembre, in piazza del Campidoglio, è stata distribuita da 10 associazioni scout italiane e sta viaggiando in treno per tutta la penisola. Il segretario del Masci: “Coltiviamo un sogno di felicità per tutti”

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Quest’anno è stata una bambina cristiana palestinese di Betlemme, Pillar Jarayseh, di 12 anni, a scendere nella Grotta della Natività per attingere alla fiamma della lampada ad olio che arde perenne da molti secoli. Non un bambino o una bambina austriaca, come da tradizione fin dal 1986, a causa del conflitto in corso tra Israele e Hamas. Così il 16 novembre è partita l’edizione 2023 della “Luce della Pace di Betlemme” che anche quest’anno, in Europa e in Medio Oriente, “è un forte simbolo del desiderio di pace e può dare speranza e fiducia a tante persone” coinvolte nei 59 conflitti aperti nel mondo, come sottolineano gli scout austriaci da sempre promotori dell’iniziativa.

Pillar Jarayseh, dodicenne cristiana di Betlemme, nella Grotta della Natività per attingere la Luce della Pace
Pillar Jarayseh, dodicenne cristiana di Betlemme, nella Grotta della Natività per attingere la Luce della Pace

Da Betlemme ad Amman, e poi in Austria

Da Betlemme, la lanterna ad olio con la Luce della Pace è stata portata all’aeroporto di Amman, in Giordania, a causa delle restrizioni al traffico aereo a Tel Aviv, e da lì è arrivata in Austria, dove è stata presa in consegna da Michael Putz, un bambino di 10 anni della Stiria, impegnato negli scout, con i giovani vigili del fuoco e i chierichetti. “Conosco la Luce della Pace da quando ero piccolo - ha sottolineato - perché nella nostra famiglia fa parte del Natale”. Quest’anno la Luce brillerà in tutta Europa, negli Stati Uniti e anche in alcuni Paesi del Sud America.

La cerimonia internazionale a Linz e la staffetta ferroviaria

In questi giorni la Luce della Pace è arrivata anche in Italia, grazie al Movimento adulti scout cattolici italiani (Masci) che per la 27.ma volta sta organizzando la sua distribuzione, attraverso una staffetta ferroviaria partita il 16 dicembre da Trieste, con tappe in tutta la penisola che coinvolgono più di 950 gruppi scout di tutte le associazioni, dall’Agesci - gli scout e guide cattolici -, agli Scout d’Europa (Fse), Cngei e tante altre. Il tema scelto “Fare pace rende felici”, è stato ricordato nella cerimonia internazionale di Linz, il 9 dicembre, quando delegazioni da tutta Europa hanno attinto alla lampada portata da Betlemme e consegnata da Michael.

La scolta del Clan Spilimbergo I legge il messaggio alla cerimonia di Linz
La scolta del Clan Spilimbergo I legge il messaggio alla cerimonia di Linz

Gli scout di Spilimbergo: “Una luce per abbattere i muri”

Per l’Italia vi hanno preso parte alcuni ragazzi e ragazze del Clan Agesci Spilimbergo 1 e del Fuoco Fse Udine 2. Una scolta del Clan dello Spilimbergo 1 ha letto un messaggio preparato dai giovani, che hanno nel servizio, nella fede, nella strada e nella comunità i pilastri del loro stare insieme. “Un gesto semplice come quello di portare la Luce a tutti - ha detto - deve essere un simbolo di pace e di speranza per chi ne ha veramente bisogno; proprio come abbiamo promesso tutti noi, cercheremo di compiere il nostro dovere verso Dio e la nostra Nazione”. Pace, ha proseguito, “non significa solo assenza di guerra. Pace significa parlare tra di noi, essere attivi nelle nostre comunità, costruire verso qualcosa e insieme, lasciare il mondo un posto migliore di come lo abbiamo trovato. Come scout vogliamo portare la luce a chiunque, senza alcuna distinzione, perché può risplendere per tutti, in ognuna delle comunità meravigliosamente diverse che siamo qui a rappresentare. Il nostro desiderio è di portare una luce che ci ricordi di abbattere i muri che ci dividono e di costruire ponti che ci uniscano”. Subito dopo Michael Putz, ha attinto la fiamma dalla lampada dell’Orf (La radio tv pubblica austriaca che sostiene l’iniziativa e la promuove con trasmissioni dedicate) e ha acceso quella della delegazione italiana.

L’arrivo in Campidoglio e la distribuzione agli scout del Lazio

Infine sabato 16 dicembre, a Roma, la “Luce della Pace di Betlemme”, arrivata alla Stazione Termini all’alba, è stata protagonista di un evento organizzato dal Masci che ha coinvolto altre associazioni scout oltre all’Agesci, tra le quali Fse, Tracce e Compagnia di San Giorgio nella piazza del Campidoglio. Al centro della piazza, sotto il palazzo del Comune, una grande lanterna ha permesso a tutti i gruppi e comunità presenti, erano più di 200 persone, di attingere alla fiammella proveniente da Betlemme.  In una lanterna più piccola è stata consegnata anche al Sindaco, rappresentato dall’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, che indossava il fazzolettone azzurro del Masci in quanto capo scout per molti anni, prima del suo impegno in politica.

Un piccolo scout ucraino attinge la fiammella dal tripode per consegnarla a tutti i gruppi scout presenti
Un piccolo scout ucraino attinge la fiammella dal tripode per consegnarla a tutti i gruppi scout presenti

Cuccuru: “Costruiamo fraternità per il sogno della pace”

Ad aprire la cerimonia della consegna della Luce, arricchita da canti scout e da testimonianze di tutte le associazioni presenti, il segretario regionale del Masci Alberto Cuccuru, che ha ricordato, oltre ad Israele, la Palestina, l’Ucraina e la Russia, gli altri 55 Paesi nel mondo dove si combattono guerre spesso dimenticate, e i duemila comuni italiani che in questi giorni accolgono la Luce delle Pace. “Essere come il Vangelo definisce i Beati non è cosa facile e richiede impegno – ha detto ricordando il tema scelto per l’evento di quest’anno -. Ma fa parte ormai del nostro essere scout e diventa contagioso se lo vogliamo. Costruire esempi di pace in un mondo che sembra aver perso questo valore, diventa un dovere, ma anche una gioia che porta serenità”. Concetti approfonditi al microfono di Vatican News:

Ascolta l'intervista ad Alberto Cuccuru (Masci Lazio)

Che messaggio porta quest'anno la Luce di Betlemme, qui a Roma e in Italia? Come essere felici, guardando al tema che avete scelto quest'anno, con quello che succede a Gaza, in tutta la Terra Santa e negli altri 57 conflitti scatenati nel mondo?

“Fare pace rende felici” è un tema che ci è particolarmente caro, perché è uno degli obiettivi dello scautismo. Come diceva Baden Powell, il nostro fondatore, “la vera felicità è procurare felicità agli altri”. Certo parlare di felicità quando si vede distruzione, guerre, non è molto compatibile però l'obiettivo è quello di lasciare un messaggio. E’ il terzo anno che facciamo questo tipo di cerimonia, ed è il secondo anno che veniamo qui al Campidoglio per dare centralità all'evento. Prima era un evento bellissimo, ma la Luce che arrivava da Betlemme, era relegata a un incontro di scambio alla Stazione Termini. Qui siamo al centro di Roma, dell’Italia e dell’Europa dove c’è una guerra da quasi due anni, quindi non possiamo rimanere fermi. Forse questo “fare felicità” non cambierà nulla, a livello concreto, però possiamo coltivare un sogno, cercare di creare un clima di fraternità. Infatti, oggi non a caso ci sono scout ucraini, perché c'è una bella componente di scautismo qui a Roma e non vogliamo fare distinzioni tra i fratelli russi e i fratelli ucraini.

Un altro momento della cerimonia in Campidoglio. Due lupette leggono racconti di pace
Un altro momento della cerimonia in Campidoglio. Due lupette leggono racconti di pace

Come cresce anno dopo anno questa proposta? Quest'anno la luce arriva in posti dove non è mai stata?

Il percorso è abbastanza standardizzato, parte dall'Istria e scende in tutta Italia. Qui a Roma, grazie anche ad eventi come quello di oggi, stiamo cercando di divulgare la luce in ogni luogo. Qui vengono persone singole, parrocchie, associazioni, tutti i gruppi scout che poi la porteranno nel loro ambiente di riferimento. Ma la luce arriva in carcere, nelle case di riposo per anziani, nelle case-famiglia. Addirittura arriva anche nel bar sotto casa, quando qualcuno porta la luce per far vedere questo gesto, questo significato. Anche qui al Campidoglio vedo più gente rispetto agli altri anni e dobbiamo continuare così. Perché in effetti è una luce che scalda, ma anche illumina.

Quali esempi di pace possono venire dagli scout italiani e dagli adulti scout? L'accoglienza degli scout ucraini ai campi estivi è uno di questi?

Sì, l’anno scorso abbiamo ospitato quasi 500 scout ucraini, grazie anche alla collaborazione con l'Agesci. Una bellissima iniziativa che vogliamo proseguire, un momento di fraternità e per questi ragazzi, che vivono una situazione opprimente, un momento per poter fare una parentesi di pace, di tranquillità, di gioia. Come Masci abbiamo un Segretario internazionale che si occupa di questa iniziativa e facciamo parte anche del percorso europeo di questa organizzazione. L'obiettivo è di intensificare i rapporti di collaborazione.

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Dal Campidoglio la Luce della Pace di Betlemme per tutti
17 dicembre 2023, 09:05