Eliminare la tratta degli esseri umani partendo dalla forza dei giovani
Marina Tomarro - Città del Vaticano
La tratta di esseri umani coinvolge milioni di persone in tutto il mondo ed è un fenomeno purtroppo sempre più in crescita ed in evoluzione. È quanto emerge dai recenti rapporti delle Nazioni Unite. Proprio per contrastare questa terribile realtà Papa Francesco dal 2015 ha istituito nella data della memoria di Santa Giuseppina Bakita, l’8 febbraio, la Giornata Mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta delle persone. In preparazione a questa ricorrenza a Roma è stata promossa una settimana di mobilitazione e di preghiera che ha coinvolto oltre cinquanta giovani tra studenti, volontari, ricercatori, creativi, comunicatori, attivisti e operatori contro la tratta, giunti da tutto il mondo. L’iniziativa è coordinata da Talitha Kum, la Rete internazionale anti-tratta ed è promossa dall’Unione Internazionale delle Superiore Generali e dall’Unione dei Superiori Generali, in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano integrale, il Dicastero per la Comunicazione, e quello per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, insieme a molti altri enti.
Non lasciare solo chi è vittima della tratta
“La tratta purtroppo è un fenomeno che può toccare molti aspetti della nostra vita – spiega suor Mayra Cuellar di Talita Cum International – dai nostri vestiti, agli apparecchi elettronici che utilizziamo, al cibo che mangiamo, perché non abbiamo idea dello sfruttamento che ci può essere dietro queste cose. Non abbiamo dei dati precisi di quante persone al mondo ne siano vittime, ma secondo le ultime stime delle Nazioni Unite, dovrebbero essere circa venticinque milioni le persone coinvolte. Più del 70% sono donne e bambini, coinvolti per la maggior parte in prostituzione ed accattonaggio. È un fenomeno in crescita perché va a colpire i più vulnerabili, i quali spesso cadono in queste trappole senza uscita”. Talitha Kum, si occupa da molti anni di aiutare chi è caduto nella tratta, fornendogli un sostegno sia spirituale che materiale. “Non li lasciamo mai soli – sottolinea suor Mayra – il nostro primo impegno è la prevenzione, e poi anche nella cura e nell’accompagnamento delle vittime, nell’accesso alla giustizia. Naturalmente lavoriamo in rete con diverse istituzioni ed enti che ci aiutano in questa missione”.
Coinvolgere i giovani a combattere la tratta
Tanti sono i giovani che si impegnano nel mondo a combattere questo triste fenomeno, come Genc Gjoci, che è giunto a Roma dall’Albania, per vivere insieme ai suoi coetanei questa settimana di riflessione e preghiera “Io credo che per un ragazzo sia davvero una grande sfida essere impegnato in un tema come quello della tratta degli esseri umani – spiega Genc – Spesso la società ci vuole attirati su altre cose, e invece è bello ritrovarsi con coetanei che la pensano come me, perché a volte ci sentiamo un po' soli nelle nostre battaglie, e quindi questi momenti di lavoro in rete ci danno la forza di coinvolgere poi anche altre persone, perché vuol dire che siamo sulla strada giusta!”. In questa settimana infatti i ragazzi hanno condiviso anche le diverse attività che portano avanti nei loro Paesi d’origine. “Parlando tra noi – continua Genc – troviamo tanti spunti nuovi e molte idee. Dobbiamo proporre modelli positivi ai ragazzi, perché alla fine il bene attira sempre ed è sempre bello aiutare il prossimo”.
Le iniziative della settimana
Proprio per far conoscere il dramma della tratta i ragazzi hanno organizzato un flash mob questo pomeriggio in piazza Santa Maria in Trastevere, a cui seguirà una veglia ecumenica in cinque lingue ispirata ai 5 elementi: acqua, fuoco, aria, metallo e terra. Domani invece i ragazzi parteciperanno all’Udienza generale di Papa Francesco. La giornata dell’8 febbraio invece, si terrà un pellegrinaggio online di preghiera e riflessione contro la tratta che coinvolgerà tutti i continenti. Si inizierà alle 9.30 dall’Oceania, e poi a seguire l’Asia, il Medio Oriente, l’Africa, l’Europa, il Sud America e, infine, si chiuderà alle 16.30 con il Nord America. Saranno oltre 50 i Paesi coinvolti per il secondo anno consecutivo, con i giovani impegnati contro la tratta. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming in 5 lingue su www.prayagainsttrafficking.net.
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