Firenze, "Francesco Live" per un’economia sostenibile e una conversione integrale
Giancarlo La Vella – Firenze
Mettere in comune creatività, idee ed esperienze in vista di un mondo che necessariamente deve cambiare, per diventare “un mondo migliore”. Se ne sta parlando a Firenze in occasione del Francesco Live, ovvero come “guardare al futuro con gli occhi del santo di Assisi". Musica, performance teatrali, dibattiti, incontri: tutto alla luce degli insegnamenti di san Francesco e di come declinare proposte concrete e fattibili, ad esempio, per un’ “ecologia integrale” o un’ “economia del futuro”.
Economia, non speculazione
"Fallire e sbagliare significa creare valore, cioè insegnare ad altri a fare meglio di te”. Sembra un apparente controsenso che un imprenditore parli ad una platea di giovani di fallimento e di errore come occasioni. Ed invece è un aiuto grande quello che stamani ha dato Alessandro Sannino, docente dell’Università del Salento, dove ha avviato una start up, che ha coinvolto giovani del luogo con svariate competenze. Lo ha fatto in occasione dell’ultima plenaria che nella Basilica di Santa Croce, a Firenze, ha riunito oltre mille giovani che stanno vivendo Francesco Live, il meeting che si chiuderà domani con un momento di restituzione che i giovani faranno alle istituzioni delle loro proposte, dei loro sogni, dei loro input per guardare al futuro sui temi dell’ecologia integrale, dell’economia, della pace. Poi la Messa conclusiva, sempre in Santa Croce, presieduta da monsignor Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca e delegato per la pastorale giovanile della Conferenza episcopale toscana.
Giovani imprenditori al servizio della società
Stamani a dialogare coi giovani non c’era solo Sannino. C’erano anche due giovani imprenditrici, che – ognuna nel suo ambito di competenza – hanno offerto alcune prospettive di novità sull’economia, che può essere spazio di connessioni fra realtà diverse per far progredire la civiltà. Stiamo parlando di Elena del Pup, che ha 25 anni, ma ha già vissuto tantissime esperienze nella logica delle connessioni, che fra l'altro ha fatto incontrare scienza e terzo settore. E poi Caterina Giuliani, bolognese, ingegnere biomedico, che ha creato una start up che sviluppa dispositivi biomedici per contesti a basse risorse. I tre testimoni hanno dialogato con i giovani e con Andrea Piccaluga, docente di Management dell’Innovazione presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Guardando al futuro verso una conversione integrale
Poi, nel pomeriggio diversi workshop in giro per la città e quindi l’attesa festa finale nel chiostro di Santa Maria Novella. Francesco Live è una delle molteplici proposte che il comitato toscano che riunisce le varie componenti della grande famiglia francescana, ha messo in piedi per fare dell’anniversario degli ottocento anni dalla stimmatizzazione di san Francesco un’occasione preziosa per interrogarci oggi sul tema delle ferite che possono diventare vita nuova. A Francesco Live non ha partecipato solo il mondo religioso francescano, ma anche tutta la Chiesa. Per don Stefano Papini, parroco a Grosseto, partecipare alla kermesse fiorentina vuol dire imparare ad abbassare le barriere, anche con il rischio di compromettersi per un mondo migliore.
Francesco Live, sostiene don Stefano Papini, è una sorta di ripartenza della Chiesa verso una conversione integrale dell’uomo di oggi, una sfida da affrontare insieme.
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