Migranti, l'impegno dei comboniani per assistenza e giusta integrazione
Giulia Mutti - Città del Vaticano
Accoglienza, inclusione e integrazione sono i principi fondamentali dei missionari comboniani, istituto religioso nato nel 1969 per volontà del missionario padre Renato Brescian, oggi impegnata per il fenomeno migrazioni in costante aumento. Un lavoro che non si ferma come sottolinea il presidente dell’Associazione comboniana Servizio Emigranti e Profughi (ACSE), padre Venanzio Milani, in una lettera in cui ringrazia soci e volontari amici e tira le somme di un anno pieno di traguardi in tema di accoglienza e servizi. Insieme alla lettera, padre Milani ha presentato la relazione dell’anno 2023 che forniscono numeri e statistiche.
I dati del 2023
Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno, citati nella relazione, i migranti arrivati lo scorso anno via mare in Italia sono aumentati di circa il 50% in più rispetto al 2022. Si tratta di 155.754 donne e uomini, di cui 17.283 sono minori non accompagnati. La maggior parte dei migranti extra europei arriva dalla Guinea, dalla Tunisia, dalla Costa d’Avorio, dal Bangladesh, dall’Egitto e dalla Siria. Inoltre, sono stati 2.571 in totale i migranti morti nel Mediterraneo nel 2023. Secondo i dati dell’Organizzazione internazionale migrazioni, la maggioranza di incidenti si sono verificati nel Canale di Sicilia a dimostrazione del fatto che il tratto di mare del Mediterraneo Centrale è la rotta più pericolosa e mortale.
Un problema invisibile
Come evidenzia padre Milani, le politiche nazionali contribuiscono a far crescere l’idea della cultura dell’emergenza come unica strada effettivamente percorribile. In Italia, dopo anni di crescita, la situazione è sostanzialmente stazionaria intorno ai 5 milioni e 500 mila di persone emigrate, che potrebbero diventare al massimo 6 milioni tenendo conto delle presenze irregolari. Anche monsignor Gian Carlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes, della Cei, sottolinea la deriva della politica europea dell’asilo e il fallimento della solidarietà europea. Nonostante ciò, recentemente il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, ha invitato i governi a consentire un ingresso regolare di immigrati e la loro integrazione nel mercato del lavoro a causa dell’invecchiamento e del calo di popolazione nell’ Unione Europea.
Il messaggio del Papa e gli orientamenti dell’ACSE
“I migranti non basta accoglierli: vanno anche accompagnati, promossi e integrati. Nelle società in cui sono accolti, rappresentano una ricchezza e il loro contributo ha un potenziale enorme se valorizzato e sostenuto attraverso programmi mirati”, le parole di Papa Francesco vengono citate nel documento come guida per il lavoro dei missionari comboniani. L’orientamento dell’ACSE è in linea con quanto afferma il Pontefice. Attraverso azioni concrete è necessario favorire la cultura del rispetto della vita e il valore dell’accoglienza, promuovere il volontariato, essere presenti in campagne a favore dei migranti e interagire con altre associazioni o organismi similari. Di fronte a questa situazione, tenendo presente i valori delle persone, della solidarietà e della fratellanza, i missionari comboniani attuano anche un’analisi politica. Per questo come già riferito riferito lo scorso anno dal presidente padre Venanzio Milani i missionari fanno parte del “Tavolo-Asilo-Immigrazione” che è la principale organizzazione impegnata nella protezione internazionale e nel diritto dell’immigrazione e delle politiche immigratorie.
Le attività concrete
Nel 2023 l’Associazione ha portato avanti il tema dell’accoglienza ospitando nelle proprie strutture circa 800 migranti e offrendo corsi di lingua italiana a circa 300 persone. La lingua rappresenta, infatti, il ponte principale per l’integrazione. Tra i corsi proposti anche quello di informatica e di inglese. Di grande utilità anche il supporto che l'ACSE offre per questioni sanitarie. Oltre a la presenza di un ambulatorio odontoiatrico, è stata stipulata una collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma circa tre progetti: Igiene dentale con la collaborazione di stagisti; rilevazioni scientifiche sulla salute orale di migranti; ricerca epidemiologica su patologie orali, in particolare di profughi ucraini. Alcune fondazioni come Andi e Sirio hanno aiutato economicamente con contributi e materiali come il Banco farmaceutico per medicine. E si è riusciti anche a fornire delle protesi: circa 40 in un anno, grazie al contributo dell’elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Krajewski e al buon prezzo di chi le fornisce.
Collaborazioni sono state stipulate anche con l’Associazione Nazionale disabili italiani e l’Associazione Culturale di Odontostomatologi. Per favorire la cultura e lo sviluppo della persona sono state messe a disposizione anche 52 borse di studio. In continuo aumento sono i beneficiari del servizio alimentare. L'Associazione comboniana Servizio Emigranti e Profughi distribuisce inoltre circa un centinaio di pacchi di alimenti a settimana. Nel 2023 sono stati offerti 3.923 pacchi. Tra le novità dell’anno, infine, il laboratorio di taglio e cucito grazie all’intraprendenza dell’operatrice del Servizio Civile Elisabetta Cicerchia e alla conduzione e insegnamento dell’amico senegalese Alassane Traore.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui