il valore del turismo religioso in un convegno alla Gregoriana il valore del turismo religioso in un convegno alla Gregoriana

Il turismo religioso, momento di incontro e di scoperta della bellezza dei luoghi sacri

Oggi, giovedì 16 maggio, alla Pontificia Università Gregoriana si tiene una mattinata di studi, organizzata in collaborazione con il ministero italiano del Turismo, per riflettere sul viaggio religioso come strumento di dialogo tra le culture in vista del Giubileo 2025. Don Marco Fagotti dell’Ufficio Nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport: “L’incontro tra le persone è alla base del turismo religioso”.

Giulia Mutti – Città del Vaticano

Il turismo religioso è fatto di incontri, di convivialità, di relazioni, favorisce il dialogo e la comunicazione anche tra diverse culture. Il turismo religioso è diventato un faro per molti, soprattutto dopo la pandemia e a dimostrarlo sono i numeri in costante salita. Ed è ciò che dimostra la mattinata di studi oggi, giovedì 16 maggio, presso l’Aula Magna dell’Università Gregoriana, dedicata proprio a questo fenomeno in vista del giubileo del 2025 organizzata in collaborazione con il ministero del Turismo della Repubblica Italiana e che vuole riflettere, spiegano gli organizzatori, “sull’importanza e sul valore del viaggio religioso come opportunità di scoperta della bellezza dei luoghi sacri della Terra”

Il “turismo della speranza”

“Il turismo religioso rispetto a quello tradizionale è molto più pensato, lento e calibrato sui bisogni e le attese delle persone – spiega don Marco Fagotti dell’Ufficio Nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, presente alla Gregoriana - è un turismo di incontro, convivialità e relazioni”. È un turismo “della speranza come ci chiede Papa Francesco”. Il turista, così come il pellegrino è una persona che “esce da sé stesso, dal suo mondo per andare verso una meta – racconta don Fagotti - dove non trova soltanto luoghi ma anche persone; i pellegrini non hanno bisogno di vedere soltanto bei reperti ma anche una comunità che vive e cresce in quei territori”.

Ascolta l'intervista con don Marco Fagotti

Verso il Giubileo 2025

L’appuntamento alla Gregoriana è stato pensato in vista dell’imminente Anno Santo 2025 e vuole costituire un’occasione per avviare una riflessione condivisa sulla necessità, sempre più urgente, di sensibilizzare le istituzioni ecclesiastiche e civili sui temi dell’accoglienza e della conoscenza legati al turismo culturale, religioso e del tempo libero. La Chiesa italiana si focalizza sul tema del cammino come “strada di pellegrinaggio – sottolinea don Fagotti - con l’obiettivo per i nostri fedeli di percorrere le strade che portano a Roma perché la dimensione del cammino ha un valore antropologico e teologico importante”. “Una novità è l’attenzione alla disabilità che è cresciuta molto in questi anni anche nella Chiesa – aggiunge – verranno utilizzati linguaggi che rendono più inclusive le varie proposte di pellegrinaggi giubilari”.

L’importanza della formazione

Altra urgenza indicata all’evento in corso alla Gregoriana è la necessità da parte di istituzioni ecclesiastiche e civili di formare operatori in grado di accompagnare e guidare pellegrini turisti e visitatori alla corretta conoscenza e fruizione del patrimonio culturale, in particolare quello di interesse religioso. L’importanza della formazione, spiegano ancora gli esperti, riguarda il patrimonio culturale così come lo spirito e la fede. “Dobbiamo preparare e formare le persone a essere accoglienti – sottolinea don Marco Fagotti – non solo per rispondere alle domande dei pellegrini ma anche per essere loro stessi pellegrini insieme agli altri pellegrini”.

Il nuovo corso di studi

Per rispondere alla richiesta di formazione, all’inizio di questo anno accademico, l’Università Gregoriana ha attivato un Diploma in Storia e Arte dei Giubilei finalizzato a preparare guide che accoglieranno i pellegrini nei luoghi sacri. Il corso ha l’obiettivo di dare una formazione adeguata circa le tematiche legate agli aspetti storici, artistici e religiosi del giubileo. I “pellegrini di speranza” del Giubileo 2025 dovranno essere resi partecipi delle realtà monumentali e testimoni del cammino di fede della Chiesa di Roma nel corso dei secoli

 

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16 maggio 2024, 11:34