Suor Tecla Merlo (la prima a sinistra), cofondatrice della Congregazione delle FIglie di San Paolo, nella copertina dellio "scrollytelling" sulla sua vita. Il beato don Giacomo Alberione è il primo a destra Suor Tecla Merlo (la prima a sinistra), cofondatrice della Congregazione delle FIglie di San Paolo, nella copertina dellio "scrollytelling" sulla sua vita. Il beato don Giacomo Alberione è il primo a destra

Suor Tecla, le Paoline ricordano la cofondatrice con un nuovo progetto digitale

A 60 anni dalla morte, le Figlie di San Paolo celebrano il carisma e la genialità comunicativa della collaboratrice del beato don Alberione lanciando uno “scrollytelling”, tecnica narrativa digitale, in collaborazione con Mediacor, che racconta la vita della religiosa. La presentazione domenica 16 giugno a Roma, con il prefetto del Dicastero per la Comunicazione Ruffini

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Le Figlie di San Paolo, più note come Paoline, celebrano il carisma e la genialità di suor Tecla Merlo, collaboratrice del beato don Giacomo Alberione nella fondazione del loro ordine, figura originale nella storia della Chiesa universale, così come della comunicazione e dell’editoria. E lo fanno come sarebbe piaciuto a suor Tecla, lanciando un prodotto di comunicazione innovativo e al passo con i tempi. Uno “scrollytelling”, una tecnica narrativa digitale il cui nome nasce dalla combinazione delle parole inglesi scroll (scorrere) e storytelling (narrazione), che utilizza testi, immagini, video e grafici in modo armonico, per raccontare la storia della cofondatrice delle Paoline in modo avvincente.

Il programma della presentazione dello "scrollytelling"

Il lancio del progetto e la presentazione al pubblico e alla stampa si terrà a Roma, domenica 16 giugno, alle 17.30, presso l’Auditorium delle Paoline, via Antonino Pio 75 (anche in streaming in italiano e in inglese su canale YouTube @FSPSicom). Il programma prevede gli interventi della superiora generale Figlie di San Paolo, suor Anna Caiazza, su “Suor Tecla Merlo, tra memoria e innovazione” e quello di Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede su “L'importanza dell'innovazione digitale nei contesti ecclesiali”. Quindi la presentazione della Mostra Virtuale (scrollytelling) su suor Tecla Merlo, a cura di Paolo Pellegrini, Patrizia Morgante e Alberto Chiara per Mediacor. Infine un concerto eseguito dal Coro della Diocesi di Roma diretto da Fabio Massimillo, con testi di suor Anna Maria Galliano. Coordina suor Mariangela Tassielli, Direttrice Editoriale Multimediale.

Suor Tecla Merlo, da sarta a grande comunicatrice

Suor Tecla, al secolo Teresa Merlo (1894-1964), dopo essere stata un’apprezzata sarta, dedicò tutte le sue energie alla comunicazione. Con uno spiccato senso organizzativo, contribuì a far nascere numerose riviste come La Valsusa, il Giornalino, Via, Verità e Vita, e quella che negli anni conquistò un posto preminente tra le letture settimanale degli italiani, cattolici e non, fino a divenire la rivista più letta nel Paese: Famiglia Cristiana. Promosse la pubblicazione di libri, trasmissioni radio e film, la produzione di cortometraggi e dischi catechistici. Una suora generosa, moderna, innovativa. Ebbe a cuore l’evangelizzazione e la diffusione della Parola e comprese, nel corso degli anni, quanto la promozione della cultura e dell’informazione fosse decisiva per favorire non solo la fede ma anche lo sviluppo integrale della persona, la sua crescita umana e spirituale, la sua sete di pace e di giustizia.

Proclamata venerabile nel 1991 da san Giovanni Paolo II

Erano poche, in quel tempo, le religiose così impegnate nell’apostolato, tantomeno dedite al complesso mondo dell’editoria e del giornalismo. Una vita d’altri tempi che però ha molto da dire anche oggi: nel tempo presente non esiterebbe ad affrontare temi della fede e dell’attualità su Tik-Tok o a fare stories su Instagram. La sua esistenza terrena, che termina il 5 febbraio 1964, al culmine di una vita piena spesa per comunicare il Vangelo e diffondere conoscenza e cultura, ha lasciato nel mondo segni indelebili. “Vorrei avere mille vite per dedicarle a questo apostolato”, era solita ripetere. Il 22 gennaio 1991 è stata proclamata venerabile da san Giovanni Paolo II.

Le Paoline nel mondo, 205 comunità in 50 Paesi

Oggi le Figlie di San Paolo sono circa 2000 con 205 comunità presenti in 50 Paesi. Proseguono e ampliano di anno in anno le attività volute da suor Tecla e, fedeli al carisma di “comunicatrici” scelto da questa figura moderna di donna e suora, le Figlie di San Paolo sono impegnate in tutto il mondo nella pubblicazione di libri e testate giornalistiche. Producono musica, video, film, trasmissioni radiofoniche; dirigono case editrici e librerie; gestiscono siti web e social network; realizzano corsi istituzionali di New Media Education e corsi biblici on line.

Suor Caiazza: guardiamo alle radici ma anche al futuro della missione

A 60 anni esatti dalla sua morte e alla soglia del 110 simo anniversario della fondazione della Congregazione, le Figlie di San Paolo desiderano celebrare la figura di suor Tecla e il loro cammino in questo secolo di storia, come sottolinea la superiora generale suor Anna Caiazza. Per farlo, scelgono un modo originale, nel pieno solco dello stile comunicativo della cofondatrice: uno “scrollytelling”, uno strumento innovativo per realizzare una mostra virtuale “che permette di tenere insieme la cura delle nostre radici e la proiezione verso il futuro della nostra missione nel mondo della comunicazione”.

Olivieri (Mediacor): lo scrollytelling, esperienza coinvolgente

“Per raccontare le figura di suor Tecla Merlo, spiega Luca Olivieri, regista e curatore del progetto ideato dalla società di comunicazione Mediacor, abbiamo costruito uno scrollytelling" che "ci ha permesso di utilizzare testi, immagini, video e grafici in modo armonico, per raccontare la storia di suor Tecla in modo avvincente. Mentre l’utente scorre la pagina, il contenuto si rivela progressivamente, creando un’esperienza coinvolgente. Applicando lo scrollytelling al progetto su suor Tecla, crediamo di aver ottenuto un risultato non solo informativo, ma anche visivamente attraente e interattivo, consentendo agli utenti di immergersi completamente nella sua storia e nell’impatto che suor Tecla ha avuto sulla comunicazione religiosa”.

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15 giugno 2024, 14:23